1° Lettura
– E’ una pagina del profeta Geremia,
in un momento terribile (VI sec. a.C.)
della sua vita e della storia del suo popolo:
il Paese è sull’orlo della catastrofe,
il re Ioiakim si interessa più della sfarzosità
del suo palazzo,
che della miseria della sua gente,
i sacerdoti predicano una religione vuota
e un Dio vendicativo,
la gente è allo sbando e alla fame…
In questa situazione sociale pericolosissima,
Dio chiama Geremia ad annunciare al re e al popolo
una strada diversa da percorrere,
non quella delle alleanze umane,
ma quella dell’Alleanza con Dio.
Geremia pertanto è visto
come un bastian contrario,
un disfattista,
e pertanto viene deriso,
perseguitato, denunciato… assolto…
ma sempre mal visto
per la sua costanza nell’annunciare
la Parola di Dio.
Il profeta sa di essere dalla parte di Dio
e dalla parte giusta,
nonostante ciò si sente avvilito;
non si sente abbastanza protetto e difeso da Dio;
anche la sua fede vacilla.
Nei confronti di Dio vive la situazione propria
di una giovane donna lusingata, poi sedotta
dal suo amato e alla fine abbandonata.
Geremia si lamenta con Dio,
si sente tradito da Dio:
ho portato avanti per anni una missione
che si è rivelata un fallimento,
non ha sentito forte
la presenza di Dio nella sua vita;
e vorrebbe dimenticarsi di Dio,
lasciarlo perdere,
toglierlo dalla propria vita….
ma non riesce a farlo:
lui è innamorato di Dio
e la passione per il Signore
gli arde dentro e non riesce a contenerla…
pertanto continuerà,
nonostante le pedate in bocca che riceve
da tutte le parti,
a stare dalla parte di Dio,
di comportarsi con rettitudine e onestà
e di difendere la giusta causa.
– Ci siamo a volte nella vita,
magari per la nostra serietà e onestà
fatti oggetto di risolini e compatimento
da parte di colleghi e amici ?
VANGELO
– Il contesto:
Gesù e i discepoli sono in cammino
verso Gerusalemme,
per l’ultima Pasqua,
verso la passione e la morte.
Gesù tenta di preparare i suoi amici
che al momento della sua morte:
non avessero da smarrirsi,
devono avere fede in Lui,
risorgerà.
– Pietro interviene:
se a Gerusalemme ci aspettano
per farcela pagare o per ucciderci…
meglio cambiare strada…
Discorso logico dal punto di vista umano,
ma non nella logica di Dio.
– Gesù suggerisce a Pietro
di mettersi dietro
e di seguirlo;
non sarà Gesù a seguire Pietro.
– Poi Gesù dice alcune frasi
che sono piuttosto misteriose:
“Se qualcuno continua a seguirmi”
deve:
1° rinnegare se stesso
(non credere di essere al centro dell’universo
e smettere di pensare a se stesso)
2° prendere la croce
(significa: farsi servitore…
cioè deve mettersi al servizio dei fratelli)
Perché:
1° “chi pensa di salvare la propria vita”
(curandola, proteggendola,
cercando sicurezze umane,
salvaguardandola da ogni pericolo,
cercando di conservarla per se stesso
il più a lungo possibile)
“la perde”
(la spreca, vive inutilmente,
non valorizza la propria esistenza,
la sua vita finisce con la morte…)
2° “Se invece la perde per me,
la salverà”
(se la impegna per continuare la mia missione,
annunciare il mio messaggio,
vive i valori dello spirito e di Dio…
a servizio del fratelli
darà alla propria esistenza
un valore, una continuità, uno spessore,
un futuro e uno scopo così alti
o che non avrà fine…
ha la vita eterna.)
Commento a cura di don Franco Scarmoncin – Diocesi di Padova