don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 3 Luglio 2022

485

1° Lettura

– Cinque secoli prima di Cristo

tra gli esiliati a Babilonia

Dio fa sorgere un profeta

che annuncia agli esiliati

un futuro glorioso:

il ritorno e benessere economico.

Il profeta esorta tutti

a ritornare nella terra dei padri

promettendo prosperità, giustizia e pace…

(probabilmente molti erano incerti

se tornare o meno;

ormai nella nuova patria si erano creati

un lavoro, una famiglia, un futuro…

e non pensavano più di ritornare…

forse avevano perso anche la fede in Dio

e nell’Alleanza…)

Molti anni dopo

gli esiliati ritornati in patria

devono constatare che quella profezia

non si è realizzata:

la gente vive in condizioni miserabili,

i terreni sono occupati da usurpatori e

i poveri continuano a patire la fame.

A questo popolo scoraggiato

viene inviato un altro profeta

che rivolge al popolo le parole

che abbiamo sentito oggi nella 1° Lettura.

Egli invita il popolo ad avere fiducia

perché il lutto è finito;

Gerusalemme sarà come una madre

che allatta i suoi figli,

li porta in braccio e li protegge.

Chi legge queste righe della profezia

ed è un tantino scettico e anche critico,

resta sconcertato

perché gli sembrano solo parole e promesse;

mentre occorrono i fatti.

Tutti si stanno aspettando

un cambiamento sostanziale della situazione.

Il profeta si rende conto che i suoi contemporanei

avevano tutti i motivi per esprimere scetticismo;

le condizioni continuano ad essere disastrose,

ma i segni di un cambiamento

si possono intravvedere oggi…

Le profezie di Dio

non hanno mai una data di scadenza…

che solitamente è nei secoli

e vengono realizzate solo da Gesù…

Oggi in realtà possiamo constatare

che Gesù ha cambiato il mondo:

oggi ci si perdona, (qualcuno riesce a farlo)

si crede e si vive nella carità scambievole,

si crede nella solidarietà,

milioni di persone credono nella bontà,

nella giustizia, nella Verità,

agiscono per il bene comune;

milioni di persone sacrificano tutta

o in parte la loro vita

per Cristo e per gli altri.

Questi sono i miracoli di cui parlava il profeta

centinaia di anni fa.

– Il collegamento tra questa lettura

e il Vangelo:

nella 1° Lettura si parla di un tempo

di giustizia, di benessere,

di verità, di bene comune realizzato…

e nel Vangelo Gesù impartisce alcune indicazioni

ai discepoli su come comportarsi:

chiede di pregare Dio Padre,

raccomanda bontà di vita,

di annunciare il Vangelo,

devono curare i malati,

vivere di carità e nella povertà…

Questo, voluto e annunciato da Gesù

è il mondo nuovo, annunciato dai profeti…

non ancora realizzato totalmente

anzi solo in piccola parte,

ma di cui si vedono i segni.

VANGELO

– E’ una pagina teologica e simbolica:

– 72 discepoli

sono tutti i popoli del mondo

(Tanti allora si credeva fossero i popoli della terra)

e indica la volontà di salvezza

a cui sono chiamate le genti.

– due a due

per indicare che il messaggio di Gesù

non è una questione individuale,

personale,

ma di comunità;

è la comunità che annuncia il Vangelo

e la propria fede ad  altre comunità.

– La preghiera

preghiamo non perché Dio

faccia quanto gli chiediamo,

ma per essere noi apostoli,

e missionari

in grado di fare la volontà di Dio.

– Lupi e agnelli

il lupo è immagine della ferocia, della fame,

dell’ingordigia,

è simbolo della volontà di prevalere,

di dominare,

di abuso di potere,

di violenze, di aggressione,

Il lupo

è immagine simbolica

di tanti nostri amministratori

e politici famelici, desiderosi di potere

e di denaro…

l’agnello

indica la fragilità, la debolezza,

la mansuetudine,

l’incapacità a difendersi…

L’agnello è immagine del povero,

di chi subisce sempre

e non c’è legge che lo tuteli.

– i mezzi.

I mezzi di cui devono servirsi i discepoli

devono essere poveri,

per non dare impressione

che siano i mezzi a ottenere gli effetti

e non la potenza di Dio.

Es. oggi la Chiesa Cattolica è poco credibile

e scarsamente testimoniante

per il potere

e la grandiosa disponibilità di mezzi

che manifesta e ostenta….

Es. annunciare il Vangelo alla TV

         non serve proprio

         anzi può essere controproducente…

– Non salutate nessuno, lungo la strada…

(qualcuno non saluta neppure

quando entra a casa mia…

o in Centro Infanzia,

o mi incontra in piazza davanti alla chiesa…)

Gesù non intendeva insegnare

la maleducazione o

la cattiva educazione ai suoi,

ma l’urgenza e l’importanza dell’annuncio…

come a dire:

“Non avete tempo da perdere

perchè l’annuncio del vangelo ha la priorità”

– Curate i malati…

Non credo che tutti i malati

che gli Apostoli incontravano

venissero guariti;

ma anche loro venivano “curati”:

seguiti, ascoltati;

anche a loro si annunciava il Vangelo,

e si doveva avere un momento di attenzione;

alcuni probabilmente venivano pure risanati.

Anche oggi succede… che malati guariscano…

ma nella linea del Vangelo:

nel silenzio, nella discrezione…

perché è così che Dio agisce.

Come probabilmente Dio protegge

chissà quante volte da pericoli

(in auto, in montagna, al mare…)

(serpenti e scorpioni)

e noi neppure ne abbiamo coscienza.

– Vedevo satana cadere dal cielo…

nel senso che il male

(satana non esiste,

ma siamo noi stessi il diavolo di noi stessi

e degli altri)

ha perso il suo vigore

e la sua influenza nel mondo

la sua forza incontrastata.

– Ultima nota di Gesù

che si può leggere tra le righe:

Dio non si offende, non manda castighi

non se la lega al dito…

se non si risponde alla sua chiamata,

se non si abbraccia la fede

o se non si crede e non si va in chiesa…

Siamo noi a rimanere privi

dell’aiuto che ci può venire dall’osservare

il Vangelo e la volontà di Dio,

di comportarci bene per averne bene…

Fonte