don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 26 Giugno 2022

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– I due protagonisti della Lettura sono:

Elia profeta,

vissuto 800 anni prima di Cristo

ed Eliseo

suo discepolo nel ministero.

 

– La pagina descrive la consegna dei poteri,

il passaggio da uno all’altro

della missione di essere profeta.

Era stato Dio a invitare Elia ormai anziano

a nominarsi un successore

e ad indicare Eliseo.

 

– I tempi in cui operano Elia ed Eliseo

sono buoni e favorevoli

dal punto di vista economico;

ma non lo sono altrettanto

dal punto di vista religioso.

Il re Acaz aveva sposato una donna pagana

che aveva portato a corte

il culto di divinità pagane,

contaminando la fede del popolo ebreo.

 

Elia si era battuto tutta la vita

per far ritornare il popolo al culto del vero Dio;

la sua opera aveva provocato il re e la regina

che lo volevano morto.

Aveva dovuto fuggire, nascondersi,

patire la fame in esilio…

ma non si era mai arreso

alla sua missione

di profeta di Dio.

 

Elia trova Eliseo che sta lavorando;

è un ricco possidente di terreni e di bestiame.

Il profeta gli butta sulle spalle il suo mantello

come per significare

che gli passava l’onere, l’incarico,

di essere profeta e di proseguire la sua opera.

 

Eliseo chiede a Elia di avere il tempo

per salutare i suoi famigliari.

Elia glielo concede.

Poi Eliseo, per significare che taglia completamente

con il suo lavoro di contadino e agricoltore,

ammazza due buoi

brucia gli attrezzi di lavoro

e imbandisce un pranzo

per tutti i suoi famigliari e amici.

 

Da notare la differenza di comportamento

tra la richiesta di Eliseo di prendersi del tempo

per salutare i suoi

e la richiesta rigida di Gesù a seguirlo

senza perder tempo

rivolta a un suo discepolo,

che aveva chiesto di andare a salutare

e a seppellire i suoi genitori.

 

Gesù è più intransigente di Elia,

non ammette ritardi né ripensamenti.

 

– Eliseo sarà un grande profeta,

anche se non ha lasciato scritti;

noi conosciamo la sua attività,

i suoi discorsi e i suoi miracoli

dai libri dei Re.

VANGELO

– Alcune sottolineature:

su alcune frasi che abbiamo letto in questa pagina:

“Vuoi che chiediamo a Dio

che mandi un fuoco dal cielo

e distrugga tutti gli abitanti della Samaria ?”

e Gesù risponde:

“L’unico fuoco che scende dal cielo

è lo Spirito santo,

ma è per dare vita,

non per distruggere.”

 

 

“Ti seguirò, dovunque tu vada”

e Gesù risponde.

“Le volpi hanno le loro tane

e anche gli uccelli del cielo i loro nidi.

Ma il Figlio dell’uomo

non ha dove posare il capo!”

 

In altre parole:

“Se vieni con me,

tieni presente che non hai nulla da guadagnare.

Fa i tuoi calcoli e vedi se ti conviene”

Sembra che Gesù non incoraggi nessuno

a seguirlo…

servire i poveri… c’è solo da rimetterci!”

 

 

“Signore, permettimi

di andare a seppellire mio padre”

e Gesù:

“Lascia che i morti seppelliscano i loro morti!”

Cosa voleva dire?

Che l’annuncio del Regno

il messaggio di Gesù

ha la precedenza perfino sul dovere

di seppellire i propri morti.

Seppellire i morti,

lo possono fare tutti…ma solo tu

puoi andare e annunciare la mia Parola”

“Signore, io ti seguirò

ma lascia che vada a salutare i miei famigliari!”

e Gesù:

“Una volta che hai fatto la scelta

di seguire me,

non posso ammettere

rimpianti, ripensamenti, pentimenti,

passi indietro…”

 

Tutti i messaggi e le risposte di Gesù,

che erano rivolte alle prime comunità cristiane

e oggi sono rivolte a noi

stanno a significare l’urgente bisogno

dell’annuncio del Vangelo:

non c’è tempo da perdere…

è troppo importante per il cristiano

questa missione:

 

Es. “Ite missa est”… ora inizia la missione…

avete ascoltato la Parola

vi siete nutriti del Corpo di Gesù…

ora avete la forza e i mezzi

per essere missionari… andate…

Fonte