1° Lettura
– Stranezze del testo:
se Gesù si presenta sempre ai suoi nel Cenacolo a Gerusalemme
perché era necessario andare sul monte?
perché i 40 giorni?
Gesù quando non era con i suoi, dov’era?
I Discepoli chiedono spiegazioni e Gesù neppure risponde. Come mai?
Era necessario che Gesù si levasse da terra,
in forma così spettacolare…
con tanto di nube e angeli?
Perché in alto? Il cielo è in alto?
Il Paradiso, il mondo di Dio
non è una realtà fisica, geografica, astronomica.
– L’Ascensione del Signore è un fatto
e un racconto teologico,
non è cronaca.
– E’ una pagina di fede
scritta per le comunità cristiane
che aspettavano da un momento all’altro
il ritorno trionfante di Cristo…
Ma era un equivoco
diffuso tra i primi cristiani,
delusi che non vedevano ritornare Gesù
– Quando tornerà il Regno di Dio?
Smettetela di fare questi ragionamenti:
impegnatevi piuttosto
e portate avanti la missione che vi è stata affidata.
– Particolari: i 40 giorni
il monte (passaggio di consegne)
la nube
i due uomini vestiti di bianco
Collegamento con il Vangelo:
raccontano il medesimo avvenimento
da due visuali diverse:
una di Luca e l’altra di Matteo, testimone.
VANGELO
I Discepoli sentono Gesù vivo
in mezzo a loro
– Oggi il Vangelo
accenna ai Discepoli (un centinaio di persone)
che erano presenti all’Ascensione di Gesù.
– L’Ascensione tuttavia,
non è un fatto o un avvenimento fisico,
ma teologico:
nessuno ha visto Gesù salire in cielo.
L’Ascensione significa che Gesù
è entrato nel mondo di Dio,
perché era Dio;
è ritornato accanto al Padre,
perché quello è il suo posto.
– In queste domeniche di Pasqua
abbiamo presentato
alcuni segni della Risurrezione di Gesù;
l’essenza tuttavia della Risurrezione
non sono i segni (o le prove) che portiamo,
ma la fede dei suoi amici…
perché la Risurrezione è un fatto di fede.
-L’essenza della Risurrezione
è la fede che i Discepoli avevano
che Gesù fosse veramente risorto:
perché lo sentivano
vivo e presente in mezzo a loro.
In questo consiste la Risurrezione.
Per cui non c’è alcuna differenza
o svantaggio
tra noi e i discepoli di Gesù,
perché la Risurrezione
è sentire Gesù vivo in mezzo a noi.
-E’ il motivo stesso per cui Gesù
non poteva farsi vedere ai suoi avversari
farisei, scribi e sacerdoti.
non avevano fede in Lui
e non avrebbero visto Gesù risorto,
ma semplicemente uno
che pensavano fosse morto,
invece voleva dire che in croce
non era proprio morto… ma solo svenuto
e ora era ritornato a creare problemi;
e pertanto avrebbero cercato
di prenderlo di nuovo per ammazzarlo.
Conclusione:
la Risurrezione consiste nel fatto che
la comunità cristiana di Gerusalemme.
i suoi amici, i discepoli
e i battezzati poi…
sentivano che Gesù era in mezzo a loro
più vivo che mai!
E questa è anche la nostra fede.
“Se Cristo non è risorto – dice S.Paolo –
noi che crediamo,
saremmo degli illusi, degli stupidi;
perché crederemmo a qualcosa (Cristo Roirorto)
mentre non sarebbe vero.
Ma siccome Cristo è Risorto,
noi siamo
Commento a cura di don Franco Scarmoncin – Diocesi di Padova