1° Lettura
La Pentecoste era una festa ebraica
legata ai raccolti sui campi,
ed era memoriale di un avvenimento storico
legato all’Esodo.
Pentecoste
significa 50° giorno.
Il popolo ebreo a Pentecoste ricordava
i 50 giorni dall’uscita dall’Egitto;
quando arrivato al monte Sinai,
Mosè
salì sul monte per ricevere da Dio la Legge
(la Torah).
Quindi la Pentecoste ricordava la Legge di Dio.
La Legge era necessaria per dare un’anima
al popolo,
creare unità.
Dio e il popolo Ebreo avevano stipulato un patto,
un’Alleanza:
Dio avrebbe difeso il suo popolo,
mentre il popolo avrebbe adorato Jaweh
come unico vero Dio.
Il Libro dell’Esodo
narra come Mosè sul monte
ricevette la Legge
tra lampi, tuoni, terremoto,
grandi segni e
sconvolgimenti della terra e del cielo…
per significare quanto importante fosse
quella Legge
e quella promessa di Alleanza con Dio.
I segni straordinari atmosferici
sono la cornice del messaggio
esprimono un genere letterario
per sottolineare l’importanza di quella Legge.
– Questa nuova Pentecoste
narrata da Luca
avviene ancora tra vento impetuoso,
fuoco e terremoto
per significare che quanto sta avvenendo
è un fatto sconvolgente,
grandioso, creativo:
Dio comunica il suo Spirito agli uomini.
Si sta creando una nuova Alleanza
tra Dio e l’umanità.
Qual è l’effetto immediato dello Spirito di Dio
sulla prima comunità cristiana
ancora timorosa e indecisa,
riunita in assemblea e in preghiera?
Io riassumo i doni dello Spirito
in questi fondamentali:
coraggio,
sapienza,
bontà
e condivisione dei beni.
I Discepoli avevano bisogno
di coraggio.
Pur essendo amici di Gesù
al momento della prova nell’orto degli olivi
erano tutti scappati.
Nessuno aveva difeso Gesù,
anzi qualcuno di loro aveva pure tradito.
Dopo lo Spirito
affronteranno il Sinedrio, i processi,
le percosse, le contestazioni,
la morte…
ma non faranno un passo indietro…
tanto che le autorità religiose
non sanno come fermare la diffusione
del messaggio di Gesù,
perché neppure ammazzando Stefano e Giacomo
erano riusciti a mettere paura ai Discepoli.
Neppure se li ammazzavi
i credenti si fermavano
dall’annunciare Gesù morto e risorto.
Il coraggio dell’annuncio
veniva loro dallo Spirito.
I Discepoli avevano bisogno
di sapienza
per ricordare e capire le cose dette da Gesù
e poterle comunicare fedelmente
a quanti li avessero ascoltati.
Quando Gesù era con loro
non brillavano per eccessiva capacità razionale
e a volte sembrava che non sapessero neppure
quello che dicevano.
Dopo la Pentecoste Pietro farà alcuni discorsi
che lasciano stupiti
per intuito, intelligenza e sintesi del Vangelo;
tanto che neppure i giudici in Sinedrio
sapranno come rispondere.
I Discepoli avevano anche bisogno
di bontà
di sentirsi più fratelli e solidali
gli uni gli altri,
più disponibili al perdono
e al servizio nella carità….
hanno cominciato a mettere le proprie cose
insieme, condividerle…
solidali nella povertà e nella carità.
Riuscire a mettere i propri beni
a disposizione e in comune con gli altri
è un atteggiamento
a cui non arrivano
neppure i preti che vivono
nella medesima casa, insieme:
ognuno preferisce fare per conto proprio.
VANGELO
La pagina di oggi
ricorda una parte del lungo discorso
fatto con il cuore da Gesù
durante l’Ultima Cena;
mentre i discepoli stanno facendo festa
per la solennità della Pasqua,
Gesù sta anticipando la sua passione e morte.
Possiamo intuire lo stato d’animo di Gesù
che non riesce
a far comprendere ai suoi amici
quanto sta per succedere.
In questa pagina
troviamo alcune parole chiave,
caratteristiche del Vangelo di Giovanni
e che danno senso al discorso di Gesù
se ne comprendiamo il significato:
Paraclito,
Spirito di Verità
– Paraclito.
E’ la persona che ti sta vicino
ti appoggia, ti sostiene,
sta con te per difenderti,
per darti coraggio
e suggerirti il da farsi…
Può essere un tuo genitore,
un amico sicuro e leale,
un sacerdote,
un avvocato che in tribunale ti difende
con forza e conoscenza dei fatti.
Lo Spirito Santo
(Grazia di Dio
Amore gratuito di Dio)
per ogni persona
è tutto questo:
presente sempre (anche se invisibile)
sostegno, incoraggiamento,
difensore…
a volte attraverso persone concrete e vicine.
– Spirito di Verità.
La Verità è Gesù stesso
Lo Spirito della Verità è lo Spirito di Gesù
sempre presente (appunto perché Spirito)
in chi crede.
E’ ascoltando Lui e la sua Parola
che arriviamo alla Verità
e alla Verità tutta intera.
Es. avremmo bisogno di saper leggere
alla luce della fede e della Parola di Dio
quanto stiamo vivendo nella società civile,
nella politica e nella Chiesa, come
segni dei tempi:
l’immigrazione,
la novità portata da papa Francesco,
la scarsità dei preti,
la caduta libera della frequenza in chiesa,
le Unità Pastorali…
E’ lo Spirito della Verità che ci potrebbe dare
degli utili suggerimenti
per delle scelte evangeliche, vere, coraggiose…
Segno: una candela accesa
sulla tavola da pranzo.