1° Lettura
Questa pagina fa parte di un discorso di Pietro
al popolo, in piazza,
dopo la Pentecoste.
– Pietro riassume la vita di Gesù
in 4 momenti:
– Gesù ha compiuto opere prodigiose
in mezzo a noi,
e tanti ne sono testimoni;
– la risposta degli uomini:
è stato inchiodato a una croce,
come un imbroglione e un impostore;
– la pietra del sepolcro
non ha potuto trattenerlo,
perché Dio lo ha risuscitato;
– tutto era già stato predetto dai Profeti;
quindi Gesù è il Messia che attendevamo
e noi non lo abbiamo riconosciuto.
– In questa pagina
non si accenna alla conclusione
del discorso, piuttosto lungo, impegnativo,
coerente, logico, senza scampo per gli ascoltatori,
messi davanti alle loro responsabilità:
“Dovete pentirvi
e farvi battezzare nel nome di Gesù”
E gli Atti degli Apostoli scrivono
che oltre 3 mila ebrei si sono fatti battezzare.
VANGELO
SEGNI DELLA RISURREZIONE
IL CAMBIAMENTO RADICALE DEGLI APOSTOLI
DOPO LA RISURREZIONE DI GESU’
– La Risurrezione di Gesù
e lo Spirito Santo effuso da Gesù
il giorno di Pasqua sui discepoli,
ha determinato nei discepoli,
nella loro vita,
nel loro comportamento,
un cambiamento radicale.
Lo Spirito Santo è rinnovamento,
è novità di vita.
1° – Coraggio.
erano scappati nell’orto degli ulivi,
Pietro aveva tradito davanti a una donna,
stavano nascosti nel cenacolo per paura…
dopo la Risurrezione di Gesù
si sentono pieni di entusiasmo
e di coraggio.
Non li ferma più nessuno:
né le lusinghe,
né le minacce,
né le battiture,
né la morte…
Es. il coraggio con cui controbattono
in tribunale, nel Sinedrio:
Pietro,
Stefano
Paolo
Tutti gli Apostoli hanno subito il martirio.
E non si accetta il martirio
se non si è abituati a sopportare i sacrifici
più totali
per amore di un ideale.
A questo proposito
S.Paolo scrive così:
“Sopporto con grande forza sofferenze,
difficoltà e angosce.
Vengo bastonato e gettato in prigione.
Sono vittima di violenze.
Mi affatico, rinuncio al sonno e soffro la fame…”
(2Cor.6, 5-6)
“Cinque volte ho ricevute le 39 frustate,
tre volte sono stato bastonato dai romani,
una volta lapidato,
tre volte ho fatto naufragio,
ho passato un giorno e una notte in balia delle onde.
Lunghi viaggi a piedi,
pericoli di fiumi,
pericoli di briganti,
pericoli da parte di ebrei e
pericoli dai pagani,
pericoli nelle città, pericoli nei deserti,
pericoli da parte dei falsi fratelli.
Ho sopportato duri lavori
ed estenuanti fatiche.
Ho trascorso molte notti senza poter dormire.
Ho patito la fame e la sete.
Parecchie volte sono stato costretto a digiunare.
Sono rimasto al freddo e non avevo di che coprirmi.
(2Cor. 11, 23-29)
2° Sapienza:
l’intelligenza delle Scritture
e di quanto aveva detto Gesù
“Erano persone di poca cultura,
semplici…
da dove viene loro tutta questa intelligenza…”
Pietro
era un uomo molto modesto,
era un pescatore
e come i pastori
non avevano tempo per studiare le Scritture
nè per frequentare il Tempio.
Dopo la Pentecoste
Pietro nei suoi discorsi
manifesta sapienza teologica,
logica nell’argomentare,
e buon senso inaspettati.
Tre mila persone aderiranno al suo messaggio
tra gli abitanti di Gerusalemme,
dopo il suo primo intervento in pubblico.
Le autorità religiose e civili
non sanno come replicare
alle sue argomentazioni.
Scrive anche due lettere alle comunità cristiane,
piene di sapienza e di fede.
Giovanni
scriverà un Vangelo
di una profondità teologica
unica,
così geniale che non poteva essere opera
nè frutto delle sue capacità.
Giacomo
scriverà una Lettera alle comunità cristiane.
S.Giuda
scriverà pure una Lettera alle comunità…
Paolo
era un rabbino,
quindi un uomo di cultura
e lo si nota nelle sue lettere,
ma dopo l’incontro con Gesù
cambierà totalmente la sua cultura
la sua maniera di pensare
e scriverà 14 lettere
che stanno a indicare una persona
ispirata e illuminata da Dio.
3° Bontà.
Altra caratteristica riscontriamo
negli Apostoli,
dopo la Risurrezione di Gesù
e dopo l’effusione dello Spirito:
Prima
erano litigiosi,
gelosi l’un l’altro,
desideravano i posti più ambiti nel nuovo Regno,
avevano tradito Gesù…
Poi
si aiutano l’un l’altro,
collaborano insieme,
sono generosi e disponibili,
hanno stima gli uni degli altri;
accettano le osservazioni
e di essere corretti dai fratelli.
Es. Pietro viene ripreso dai fratelli
perché si era permesso di predicare
e battezzare Cornelio e alcuni pagani.
Condividono quello che possiedono;
e la gente di Gerusalemme di loro diceva:
“Guarda come si vogliono bene”.
e riescono a formare una comunità
nella fede e nell’amore scambievole.
4° – Comunione dei beni.
E’ il superamento dell’egoismo,
del diritto alla proprietà,
per orientarsi verso
un forte aiuto scambevole.
La fede nella Risurrezione di Gesù
porta la comunità a fare delle scelte radicali:
Es. La condivisione dei beni
e delle proprietà personali,
“in modo che nessuno fosse bisognoso…”
“Quelli che possedevano qualcosa,
non la consideravano come propria,
ma tutto quello che avevano lo mettevano insieme.
Gli Apostoli annunciavano con convinzione
e con forza
che il Signore era risuscitato.” (Atti 4, 32-33)
Conclusione:
Lo Spirito Santo è lo Spirito di Gesù,
spirito di coraggio, di forza,
di sapienza,
di carità, di generosità….