1° Lettura
– La 1° Lettura fa riferimento
al Primo Concilio della Chiesa,
tenuto a Gerusalemme nel 50 dopo Cristo.
Il problema all’ordine del giorno era:
i pagani che si convertono al cristianesimo
devono prima diventare ebrei
e osservare le leggi ebraiche
per poi ricevere il battesimo ?
– La questione non era tanto semplice:
Gesù era un ebreo,
aveva certamente osservato
le prescrizioni ebraiche
(circoncisione, il sabato,
la frequenza alla sinagoga,
le abluzioni prima dei pasti, ecc…)…
Pertanto
chi desiderava diventare cristiano
doveva fare e vivere come aveva vissuto Gesù…
o
poteva tralasciare queste osservanze
e ricevere il Battesimo direttamente ?
– Gli Apostoli e i Vescovi delle varie comunità
con S.Paolo e altri si riuniscono
e discutono a lungo e con vivacità.
Si presentano due correnti:
– gli ebrei convertiti (quasi tutti)
ritenevano doversi osservare
le leggi ebraiche e le tradizioni dei Padri;
– S.Paolo e altri
erano dell’opinione che un pagano
se aderiva al messaggio di Gesù
poteva essere battezzato
senza che si dovesse chiedere a lui
ulteriori impegni o osservanze.
A favore di questa linea
portata avanti da Paolo
e poi anche da Pietro
vengono presentate due motivazioni:
Pietro afferma:
“Come possiamo chiedere a dei pagani
di osservare le prescrizioni ebraiche
se neppure noi siamo riusciti ad osservarle.
Chiediamo agli altri di portare un peso
he neppure noi vogliamo portare.
La seconda motivazione
è quella che porta Paolo:
se chiediamo di osservare la legge mosaica
passa la convinzione
che sia l’osservanza della Legge a salvare;
che siamo noi, con la nostra buona volontà,
con le nostre opere a salvarci…
mentre a salvarci è solo Gesù Cristo
non le nostre opere buone.
E non è certamente l’osservanza della Legge
a salvarci.
– Alla fine prevale questa linea;
e alle comunità interessate
vengono inviati alcuni discepoli
con un messaggio orale e scritto:
“E’ parso bene allo Spirito santo e a noi
di non imporvi alcun obbligo,
se non:
– non mangiare carne offerta agli idoli,
(per non dare impressione che si crede all’idolo)
– non bere e non mangiare il sangue
degli animali sacrificati,
(il sangue è la vita e la vita è di Dio)
– non mangiare carne di animali morti soffocati
(perché dentro è rimasto il sangue, la vita)
– astenetevi dalle unioni illegittime
(es. orge, baccanali, adulteri…)
Prescrizioni valide allora,
ma, a parte l’ultima,
le altre oggi sono già superate.
N.B.
Questo Primo Concilio comunque
è stato anche il più importante della Chiesa,
perché ha segnato un metodo di lavoro:
nel caso si presentino problemi nella disciplina, nella teologia, nella morale della Chiesa…
la soluzione non deve venire dall’alto,
dall’Autorità che decide
e gli altri devono tacere
Es. la teologia della Liberazione
e i teologi che la portano avanti…
ma la verità e la linea di condotta
vanno studiate insieme,
in un dialogo fraterno “sinodale”
senza arrivare a rotture o a scomuniche.
VANGELO
“Lo Spirito santo
che il Padre manderà
vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto”
E in altro passo,
sempre nella medesima Ultima Cena,
Gesù dice:
“Se io non me ne vado,
non può venire a voi lo Spirito”
Gli dicono:
“Perché non può essere presente lo Spirito
e anche tu?”
“Perché – continua Gesù –
se io non me ne vado
non può venire il mio Spirito”
Solo se la persona se ne va fisicamente
sentiremo la presenza del suo spirito.
Solo allora ricorderemo:
parole, frasi, atteggiamenti,
iniziative, proposte, suggerimenti,
raccomandazioni, progetti, scritti, ecc…
e forse allora
potremmo mettere mano
a un patrimonio che non abbiamo mai valorizzato…
Es.
Un genitore viene valorizzato dai figli
dopo la sua morte;
altrettanto succede con un prete
in una parrocchia…
se il prete è stato almeno “passabile”…
nella sua attività pastorale,
si comincia a valorizzarlo e a riscoprire
alcune linee di insegnamento…
dopo che se ne è andato… in pensione…