don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 22 Maggio 2022

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1° Lettura

– La 1° Lettura fa riferimento

al Primo Concilio della Chiesa,

tenuto a Gerusalemme nel 50 dopo Cristo.

 

Il problema all’ordine del giorno era:

i pagani che si convertono al cristianesimo

devono prima diventare ebrei

e osservare le leggi ebraiche

per poi ricevere il battesimo ?

 

– La questione non era tanto semplice:

Gesù era un ebreo,

aveva certamente osservato

le prescrizioni ebraiche

(circoncisione, il sabato,

la frequenza alla sinagoga,

le abluzioni prima dei pasti, ecc…)…

Pertanto

chi desiderava diventare cristiano

doveva fare e vivere come aveva vissuto Gesù…

o

poteva tralasciare queste osservanze

e ricevere il Battesimo direttamente ?

 

– Gli Apostoli e i Vescovi delle varie comunità

con S.Paolo e altri si riuniscono

e discutono a lungo e con vivacità.

 

 

Si presentano due correnti:

         – gli ebrei convertiti (quasi tutti)

ritenevano doversi osservare

le leggi ebraiche e le tradizioni dei Padri;

 

         – S.Paolo e altri

erano dell’opinione che un pagano

se aderiva al messaggio di Gesù

poteva essere battezzato

senza che si dovesse chiedere a lui

ulteriori impegni o osservanze.

 

A favore di questa linea

portata avanti da Paolo

e poi anche da Pietro

vengono presentate due motivazioni:

         Pietro afferma:

“Come possiamo chiedere a dei pagani

di osservare le prescrizioni ebraiche

se neppure noi siamo riusciti ad osservarle.

Chiediamo agli altri di portare un peso

he neppure noi vogliamo portare.

 

La seconda motivazione

è quella che porta Paolo:

se chiediamo di osservare la legge mosaica

passa la convinzione

che sia l’osservanza della Legge a salvare;

che siamo noi, con la nostra buona volontà,

con le nostre opere a salvarci…

mentre a salvarci è solo Gesù Cristo

non le nostre opere buone.

E non è certamente l’osservanza della Legge

a salvarci.

 

– Alla fine prevale questa linea;

e alle comunità interessate

vengono inviati alcuni discepoli

con un messaggio orale e scritto:

 “E’ parso bene allo Spirito santo e a noi

di non imporvi alcun obbligo,

se non:

– non mangiare carne offerta agli idoli,

         (per non dare impressione che si crede    all’idolo)

– non bere e non mangiare il sangue

         degli animali sacrificati,

         (il sangue è la vita e la vita è di Dio)

– non mangiare carne di animali morti soffocati

         (perché dentro è rimasto il sangue, la vita)

– astenetevi dalle unioni illegittime

         (es. orge, baccanali, adulteri…)

 

Prescrizioni valide allora,

ma, a parte l’ultima,

le altre oggi sono già superate.

 

N.B.

Questo Primo Concilio comunque

è stato anche il più importante della Chiesa,

perché ha segnato un metodo di lavoro:

nel caso si presentino problemi nella disciplina, nella teologia, nella morale della Chiesa…

la soluzione non deve venire dall’alto,

dall’Autorità che decide

e gli altri devono tacere

Es. la teologia della Liberazione

e i teologi che la portano avanti…

ma la verità e la linea di condotta

vanno studiate insieme,

in un dialogo fraterno “sinodale”

senza arrivare a rotture o a scomuniche.

VANGELO

“Lo Spirito santo

che il Padre manderà

vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto”

 

E in altro passo,

sempre nella medesima Ultima Cena,

Gesù dice:

“Se io non me ne vado,

non può venire a voi  lo Spirito”

 

Gli dicono:

“Perché non può essere presente lo Spirito

e anche tu?”

 

“Perché   – continua Gesù – 

se io non me ne vado

non può venire il mio Spirito”

 

Solo se la persona se ne va fisicamente

sentiremo la presenza del suo spirito.

         Solo allora ricorderemo:

parole, frasi, atteggiamenti,

iniziative, proposte, suggerimenti,

raccomandazioni, progetti, scritti, ecc…

e forse allora

potremmo mettere mano

a un patrimonio che non abbiamo mai valorizzato…

Es.

Un genitore viene valorizzato dai figli

dopo la sua morte;

altrettanto succede con un prete

in una parrocchia…

se il prete è stato almeno “passabile”…

nella sua attività pastorale,

si comincia a valorizzarlo e a riscoprire

alcune linee di insegnamento…

dopo che se ne è andato… in pensione…

Fonte