1° Lettura
– La 1° Lettura è una parte del II libro
di Samuele, un libro che racconta appunto la storia
al tempo di Davide e successiva.
Siamo verso il 1000 a.C.
Il re Davide è anziano,
il suo regno è stabile e in pace;
tuttavia il vecchio re avverte già
i segni della disgregazione:
le tribù del nord sono insofferenti
per la miseria e le tasse esorbitanti,
sente vacillare il suo trono
per trame, inganni, sotterfugi, omicidi
per la successione:
il figlio Assalonne aveva ucciso il fratello
primogenito del padre Davide
e si era poi ribellato
venendo ucciso a sua volta da Joab;
la moglie Bersabea tramava
con il profeta di corte Natan
per creare uno spazio al figlio Salomone;
questi a sua volta per assicurarsi
l’ascesa al potere e il trono
fa uccidere il fratello Adonia
a cui sarebbe toccata la successione regale
alla morte del padre Davide…
Gli ultimi anni,
Davide ebbe da soffrire molto
non furono né facili né tranquilli,
per quanto le persone a lui attorno,
la moglie e Natan
gli stavano tramando
dietro le spalle.
Per rafforzare la sua posizione
e l’unità del Regno,
Davide pensa di costruire un Tempio
a Gerusalemme.
Si consulta con Natan,
che è il riferimento spirituale e morale suo
e anche del popolo;
e mentre in un primo momento
questi gli dà la sua approvazione,
il giorno seguente ci ripensa:
ha versato troppo sangue davanti a Dio
e Dio non vuole un Tempio dalle sue mani,
sarà piuttosto suo figlio il giovane Salomone,
a succedergli
e che costruirà il Tempio.
Davide rimane male;
Natan tuttavia per rincuorarlo
gli fa una promessa da parte di Dio:
“Non sarà lui, Davide, a costruire una casa a Dio,
ma Dio gli costruirà un casato che non finirà mai”.
La dinastia davidica sarebbe durata per sempre.
Nel 598 i Babilonesi distruggono Gerusalemme
e il Tempio,
depongono dal trono il re, Joiachin,
uccidono i suoi figli,
deportano gli ebrei…
ponendo così fine al regno di Davide.
Durante l’esilio a Babilonia,
durato poco più di 60 anni,
comincia l’attesa del Messia, di un Salvatore,
ora ne sentono il bisogno:
se Dio non interverrà,
da quella situazione
non ne verranno più fuori;
come sarà impossibile rimettere in piedi
il Regno di Davide,
come Dio aveva promesso:
Davide come Natan pensavano
fosse un regno di questo mondo,
forte, esteso, potente, con un esercito…
con a capo un Condottiero (Messia) invincibile
appoggiato dalla potenza di Dio.
Dio tuttavia aveva un diverso progetto;
il Messia non sarebbe
stato un altro Re conquistatore,
ma un Bambino povero e indifeso
e il Regno non avrebbe avuto le caratteristiche
dei Regni e degli Imperi di questo mondo,
ma impensabile alla ragione umana…
Sono le sorprese di Dio.
VANGELO
1°
Non è la prima volta che Dio
prende l’iniziativa
e annuncia la nascita straordinaria di un bambino
da una danna che era sterile
o che per anni non aveva mai avuto figli.
Es. Sara sterile moglie di Abramo ha Isacco
la madre si Sansone è sterile
la madre di Samuele non poteva avere figli,
il Battista nasce da due anziani, Elisabetta e Zaccaria
Maria, secondo la tradizione, nasce da due genitori anziani Gioacchino e Anna
e chissà quante donne sono diventate mamme
per un dono di Dio
e non lo sanno loro e neppure noi.
2°
– Noi siamo curiosi
vorremmo sapere come sia avvenuta
in concreto
l’Annunciazione dell’Angelo alla Vergine Maria.
Come ?
– proprio un Angelo di Dio con le ali ?
– un uomo (giovane) entrato in casa sua
e Lei ha capito che si trattava di un Angelo?
– una ispirazione mentre pregava
e ha avvertito la presenza di Dio
che le chiedeva di diventare madre,
mentre lei aveva pensato di rimanere vergine ?
Il racconto di Luca,
sia in un caso che nell’altro
sarebbe stato lo stesso;
non è importante il come sia avvenuta
l’Incarnazione del Figlio di Dio
che chiameranno GESU’…
importante era farci capire che Dio
si è incarnato in una donna, in Maria,
ed è entrato nella nostra storia.
Tanti momenti della Bibbia
sono espressi in forma plastica,
come un fatto realmente accaduto,
come la narrazione di una storia:
Adamo ed Eva
il serpente che parla,
la mela,
il giardino,
l’albero della vita, ecc…
Se Gesù ci racconta di una pecora
che si perde nel deserto…
non ci chiediamo se era bianca o nera,
se era grassa o magra
o come si chiamava…
è il pensiero che Gesù ci vuole comunicare
che deve attirare la nostra attenzione,
non la pecora per se stessa.
Ma allora il racconto dell’Annunciazione
è una parabola ?
non è storia vera ?
E’ storia vera, un fatto concreto
raccontato sotto forma di immagine.
3°
I Generi letterari nella Bibbia sono molteplici
e nel medesimo libro
possiamo imbatterci in più generi diversi
che il lettore deve saper cogliere:
storia,
lettere,
profezie,
insegnamenti,
proverbi,
leggi,
parabole
apocalissi, ecc…
L’Annunciazione è un fatto storico,
reale,
vero, concreto,
narrato con un genere letterario biblico,
simbolico,
come appunto troviamo frequentemente
nella Bibbia.
N.B.
La stessa parola e genere letterario
che va sotto il nome di “storia”
non ha il medesimo significato
per noi oggi
come lo era presso il popolo ebreo
e i popoli dell’antichità.
Per noi “storia”
è tutto ciò che si può dimostrare
con fatti realmente accaduti
e dimostrabili con documenti,
date,
luoghi,
monumenti,
persone, ecc…
Mentre in campo biblico “storia”
è avvenimento,
è realtà,
è un fatto voluto o creato da Dio
e non dimostrabile,
ma creduto per fede.
Es. la Risurrezione…
4° La storia
– IL fatto dell’Annunciazione avviene
dopo la promessa di matrimonio con Giuseppe
e prima della vita insieme.
Subito dopo il fidanzamento
avviene l’Annunciazione
e poi Maria Vergine incinta
va dalla parente
e soggiorna tre mesi da Elisabetta
al ritorno
è evidente la maternità
Giuseppe pensa di non sposarla.
Per cui dovrà intervenire un Angelo
per tranquillizzare Giuseppe
e chiedergli di prendere con sé Maria
e dare il nome Gesù
al Bambino, come fosse suo.
5° Il dubbio di Maria
– Le parole di Maria
sembrano far capire
una stranezza in una giovane ragazza
di 12 anni, come doveva aver Maria:
“Come posso avere un figlio
se io non conosco uomo”
(significa che Lei
non aveva conosciuto sessualmente
nessun uomo prima,
né aveva intenzione di farlo in futuro).
Aveva deciso questo
di sua volontà,
o in dialogo con Giuseppe,
di non consumare cioè il matrimonio ?
Maria pensava di vivere con Giuseppe
come fratello e sorella ?
Sarà l’Angelo a spiegarle
che Giuseppe non sarebbe intervenuto
in quel concepimento:
tutto era opera di Dio.
Lei accetta.
N.B.
Anche la figura dell’Angelo
è problematica:
l’Angelo nella Bibbia è uno spirito
messaggero della volontà di Dio.
L’Angelo sta a significare
la presenza concreta di Dio.
Perché Dio avrebbe dovuto mandare
qualcuno altro
a dire a Maria
che sarebbe diventata Madre di suo Figlio?
Perché non avrebbe potuto essere Dio stesso
a farsi presente a Maria ?
Quell’Angelo è Dio stesso.
6°
La riservatezza
e il silenzio di Dio.
I grandi avvenimenti del mondo
sono tutti avvenuti nel silenzio:
la creazione (non ha assistito nessuno),
l’evoluzione del creato e delle specie,
l’Annunciazione,
la Nascita di Dio,
la presenza di Gesù in Palestina
non l’ha notata praticamente nessun storico,
i miracoli di Gesù non li ha notati quasi nessuno,
la Morte di Dio
la Risurrezione di Gesù…
sono tutti fatti mondiali,
grandiosi,
che hanno cambiato l’universo e la storia
eppure:
non ci furono spettatori
e quasi alcun testimone.
Sono avvenuti tutti nella riservatezza.
Dio agisce e opera nel silenzio;
mentre noi anche per un nonnulla
abbiamo bisogno di pubblicità…
di andare alla TV…
7°
Perché l’Annunciazione?
Perché Dio ha voluto farsi presente in questo modo ?
Qui sta il mistero di Dio.
Milioni di anni da che l’uomo
è presente su questa terra
non se la sta passando bene…
Dio ha pensato di intervenire
per darci una mano
e segue una strada che ci è famigliare:
la famiglia,
la semplicità,
l’amore,
il dialogo,
il cammino della vita.
Dio tenta di cambiare in meglio
questa realtà umana povera
da dentro,
entrando “incarnandosi”
in questa situazione…
Dio dentro alla nostra situazione disastrosa
tenta di tirarci fuori… la salvezza è questo!
Commento a cura di don Franco Scarmoncin – Diocesi di Padova