1° Lettura
– Il contesto in cui collocare questa pagina
è quello del 1° sec. a.C.
e non siamo a Gerusalemme,
probabilmente siamo ad Alessandria d’Egitto,
una fiorente città
dove risiedevano migliaia di ebrei;
una specie di colonia della madre patria
sparsa in vari quartieri della città
e con proprie sinagoghe.
– Tra questi ebrei della “diaspora”
alcuni erano fedeli alle tradizioni dei padri,
alla Legge di Mosè,
osservavano un tipo di vita
simile a quella dei loro fratelli
rimasti in Palestina;
mentre altri avevano preso le distanze
dalla cultura ebraica
e si erano lasciati andare all’idolatria,
alla vita pagana, alla cultura ellenistica,
all’apostasia dell’antica fede
e avevano dimenticato l’Alleanza con Dio,
di essere il popolo di Dio.
Erano diventate comunità
senza alcun riferimento alle tradizioni religiose.
I ricchi, i commercianti,
le persone facoltose,
gli intellettuali,
ritenendosi superiori agli altri
disprezzavano gli israeliti praticanti
ancora legati alle vecchie usanze,
giudicate arcaiche, inutili,
superate dalle nuove filosofie.
– Tutta questa massa più o meno grande
di persone materialiste e menefreghiste,
senza Dio e senza religione,
spesso senza regole morali…
(pensiamo oggi Roma capitale della mafia,
pensiamo alla corruzione nella vita politica,
perfino nello sport,
non si salva nessuno di quanti hanno una carica
o un posto di rilievo…)
dettano la loro legge e le loro regole,
mettono in soggezione e fanno passare
per bigotte e sciocche
le persone per bene, oneste, buone…
Es. Se un Sindaco (Bari o di Messina
o di qualche piccolo Comune d’Italia)
rifiuta il compromesso,
rifiuta la bustarella
o di farsi corrompere…
viene citato nei giornali,
viene chiamato alla TV:
è un fenomeno da guardare
come una rarità;
è un essere abnorme e unico…
Dovrebbe essere la normalità…
e invece diventa un caso strano
e fuori posto…
per sé da ammirare… un Sindaco
o un funzionario pubblico
che si comporta da onesto e incorruttibile!
Invece no!
Rischia di essere un “eroe” una persona “strana”.
Anzi viene visto
da altri politici e amministratori pubblici
come un sospetto,
come un pericolo per i loro giochi
e per le loro trame di potere:
da cui guardarsi e tenersi alla larga:
perché non si lascia corrompere o comprare.
Se un politico non è ricattabile
e non è corruttibile
come ci lavori con lui ?
Non puoi !
Se non è funzionale al sistema
viene rimosso dal sistema !
… E se non cambia in fretta
non solo non fa carriera…
ma
rischia la vita.
– Chi sceglie di vivere
nella verità,
nella morale, nella giustizia,
nel bene,
nel rispetto degli altri
sarà sempre bersaglio e perseguitato
dagli immorali e corrotti.
E’ successo ai Profeti,
a Gesù,
e succede tuttora
a quanti cercano di comportarsi onestamente:
Giudici, carabinieri, operai, medici,
insegnanti, preti…
Qual è il collegamento
tra 1° Lettura e Vangelo?
Nella 1° Lettura si parla delle violenze
e delle umiliazioni a cui viene sottoposto
il “giusto”,
per il fatto stesso di essere “giusto
e si comporta come persona onesta,
timorata di Dio.
Quest’Uomo,
simbolo di ogni uomo
perseguitato per la sua rettitudine,
sarà incarnato in Gesù.
Gesù è immagine di ogni persona che patisce
ingiustizie, umiliazioni e anche la morte
per il semplice fatto di essere buono, onesto
e non si lascia corrompere dai malvagi e ladri.
VANGELO
– La pagina del Vangelo
comprende tre momenti
e tre riflessioni:
1° Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato…
. 2° Chi è il più grande ?
. 3° Un bambino preso ad esempio…
1° Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato…”
Lungo il cammino verso Gerusalemme,
Gesù più volte anticipa ai suoi
la sua passione, morte e Risurrezione.
Nessuno capisce:
perché avrebbero dovuto uccidere Gesù?
Che cosa voleva dire “risorgere?”
– Ciò che lascia un poco interdetti
è che i discepoli rimangono con i dubbi
perché non avevano coraggio
di chiedere spiegazioni a Gesù.
Questo ci fa capire
che Gesù era “buono”
come nessun poteva immaginare
o sperare
ma non “bonaccione”
a cui si poteva parlare
o fare osservazioni a vanvera.
Anche Pietro tenterà di correggere Gesù
e fargli intraprendere un percorso alternativo…
ma Gesù lo “caccia dietro”,
chiamandolo “diavolo”.
Ci possono essere persone di una bontà infinita
ma che comunque ti mettono in soggezione;
è quel rispetto che provi
davanti a persone importanti.
2° Chi è il più grande?
Secondo i criteri del mondo:
chi comanda,
chi sta in alto,
chi è più forte,
chi ha più denaro,
il Presidente dello Stato o della Banca…
il Papa…
secondo i criteri di Gesù:
chi si mette a servizio,
chi sta all’ultimo posto,
chi si mette il grembiule e serve tutti,
chi lava i piedi agli altri,
chi non ha incarichi o ruoli o comando…
Es. in una famiglia
il più importante è chi serve di più
e di cui la famiglia ha più bisogno.
In un ospedale
il più importante potrebbe essere
l’ultima infermiera arrivata
o la donna delle pulizie,
o chi sistema i letti dei malati…
In un ufficio
il più importante
e a cui si dovrebbe dare la responsabilità
è l’impiegato o l’impiegata
che fa il suo lavoro
e a volte anche quello degli altri
per dare una mano a un collega.
3° Perché il bambino è preso ad esempio
del vero cristiano?
il bambino dipende completamente dai genitori,
il bambino ha bisogno degli adulti,
il bambino non sa nulla e deve imparare dai grandi,
il bambino si fida dei genitori,
il bambino sta bene insieme ad altri bambini,
il bambino si mette in ascolto degli adulti,
il bambino impara dall’esempio dei grandi…
il bambino fa esperienza dell’amore dei genitori
Alcune di queste caratteristiche del bambino
dovrebbero essere le caratteristiche del cristiano:
il cristiano si fida di Dio,
il cristiano impara dai cristiani adulti nella fede,
il cristiano cerca di vivere in comunità
con altri cristiani,
il cristiano si mette in ascolto della Parola di Dio
il cristiano ha sempre bisogno di imparare
le cose di Dio
il cristiano ha bisogno di fare esperienza
dell’amore di Dio…
Conclusione:
Una bella immagine
della nostra iconografia cristiana
è Gesù, Buon Pastore,
che tiene in braccio un agnellino.
Quell’agnellino è simbolo
e immagine di ciascuno di noi.
Ognuno di noi è portato sulle spalle da Gesù.
Da ricordare: Orme sulla sabbia (Tagore – poeta indiano)
Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che camminavo sulla sabbia
accompagnato dal Signore,
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che
per ogni giorno della mia vita,
apparivano orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché
tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi posti
c’era solo un’orma…
Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
maggiore paura e maggior dolore…
Ho domandato allora:
“Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
peggiori della mia vita?”
Ed il Signore rispose:
“Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te durante tutta il tuo cammino
e che non ti avrei lasciato solo
neppure un attimo,
e non ti ho lasciato…
i giorni in cui tu hai visto solo un’orma
sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio”.