Dopo aver guarito uno storpio
alla porta “Bella” del Tempio,
di fronte allo stupore
e all’ammirazione di tutta la gente,
Pietro fa un discorso:
“Perché ci guardate come se noi
avessimo poteri straordinari
o fossimo degli stregoni e semi-dei.
Quanto è avvenuto
è opera di Gesù Cristo.
Segno evidente che Gesù è vivo
e sta operando in mezzo a noi.”
– Il ritornello di Pietro è sempre il medesimo:
“Noi siamo testimoni
di quanto abbiamo visto e udito,
che Gesù cioè è vivo!”
Gesù viene definito
“Santo”
cioè trascendente, “Dio”
“Giusto”
cioè:
Vero,
l’autentico messaggero di Dio,
a cui prestare fede.
“Voi avete preferito un assassino
all’autore della vita”
E’ la vostra ignoranza
che vi giustifica
e in qualche maniera diventa una scusante.
Quindi:
1° prendete coscienza del vostro peccato,
di aver rifiutato Dio
2° cambiate vita (conversione)
che significa:
rapportarsi a Dio in maniera diversa:
Dio è un Padre,
non un giudice pronto a fartela pagare;
rivedere il rapporto con le persone:
siamo tutti fratelli e corresponsabili
gli uni degli altri.
Oggi tra le conversioni
dobbiamo aggiungere anche:
rivedere il rapporto con la natura,
non violentarla o inquinarla
per scopi di lucro.
VANGELO
Premessa:
la narrazione delle apparizioni
e le modalità descritte
non sono un resoconto di cronaca,
ma un racconto della fede
della prima comunità cristiana
per aiutare la nostra fede.
Cosa voglio dire?
Che i discepoli avevano cominciato ad avvertire
la presenza di Gesù in mezzo a loro;
sentivano che era vivo
e le apparizioni confermano la loro fede;
ma è una fede che si fa strada poco per volta…
non è un fatto immediato.
– L’apparizione narrata in questa pagina
di Luca
avviene alla sera stessa del giorno di Pasqua.
Gesù era già apparso:
alla Maddalena,
a Pietro,
ai due discepoli di Emmaus
e ora si presenta a tutti
nel Cenacolo.
– Il clima che caratterizza questo momento
è dato da alcune parole:
paura
stupore,
dubbio,
gioia…
sono stati d’animo
e sentimenti
che possiamo capire benissimo;
e sarebbero anche le nostre sensazioni
se ci trovassimo davanti all’improvviso
una persona cara
morta da poco.
Penseremmo
di stare poco bene,
di avere delle allucinazioni,
di sognare ad occhi aperti…
E se l’apparizione persistesse
cominceremmo a dubitare
della nostra serenità mentale,
a uno scherzo da parte di qualcuno,
di non stare proprio bene fisicamente….
Sono i sentimenti e i dubbi
degli Apostoli
trovandosi davanti Gesù
che avevano tutti visto morto
e sepolto.
Ora trovarselo davanti all’improvviso,
più vivo che mai,
dentro a una stanza con le porte sbarrate
non può non destare una molteplicità di sentimenti anche contrastanti..
– Superato il primo impatto,
gli Apostoli si fanno coraggio,
si fanno attorno a Gesù,
cominciano a toccarlo
a chiedere:
come mai
come sia possibile…
La gioia di rivederlo è incontenibile…
– Poi Gesù si ferma a spiegare
le profezie,
le Scritture,
che cosa significasse “Risurrezione”.
Ora sono in grado di capirlo.
L’ultima raccomandazione di Gesù:
“Voi mi sarete testimoni”.
Gli Apostoli,
oggi noi,
siamo testimoni, annunciatori di Gesù,
di quanto ha detto e fatto.
Testimoniare
significa:
proclamare e avvalorare
con la parola e la vita
ciò che sappiamo e crediamo;
viviamo ciò che crediamo.
Es. mettersi a servizio…
fare del volontariato…
Domande:
Cosa significa risurrezione
per me?
Come sto testimoniando
Cristo Risorto
nella mia vita?
Segno:
varie paia di scarpe
sistemate qua e là per la chiesa.
il testimone è la persona che cammina,
contatta persone,
va di casa in casa,
manifestare la propria fede.