don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 18 A 2021

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Dopo aver guarito uno storpio

alla porta “Bella” del Tempio,

di fronte allo stupore

e all’ammirazione di tutta la gente,

Pietro fa un discorso:

“Perché ci guardate come se noi

avessimo poteri straordinari

o fossimo degli stregoni e semi-dei.

Quanto è avvenuto

è opera di Gesù Cristo.

Segno evidente che Gesù è vivo

e sta operando in mezzo a noi.”

 

– Il ritornello di Pietro è sempre il medesimo:

“Noi siamo testimoni

di quanto abbiamo visto e udito,

che Gesù cioè è vivo!”

 

Gesù viene definito

“Santo”

cioè trascendente, “Dio”

“Giusto”

cioè:

Vero,

l’autentico messaggero di Dio,

a cui prestare fede.

 

“Voi avete preferito un assassino

all’autore della vita”

E’ la vostra ignoranza

che vi giustifica

e in qualche maniera diventa una scusante.

Quindi:

       1° prendete coscienza del vostro peccato,

       di aver rifiutato Dio

 

       2° cambiate vita (conversione)

       che significa:

       rapportarsi a Dio in maniera diversa:

       Dio è un Padre,

       non un giudice pronto a fartela pagare;

       rivedere il rapporto con le persone:

       siamo tutti fratelli e corresponsabili

       gli uni degli altri.

       Oggi tra le conversioni

       dobbiamo aggiungere anche:

       rivedere il rapporto con la natura,

       non violentarla o inquinarla

       per scopi di lucro.

 

 

VANGELO

       Premessa:

la narrazione delle apparizioni

e le modalità descritte

non sono un resoconto di cronaca,

ma un racconto della fede

della prima comunità cristiana

per aiutare la nostra fede.

       Cosa voglio dire?

Che i discepoli avevano cominciato ad avvertire

la presenza di Gesù in mezzo a loro;

sentivano che era vivo

e le apparizioni confermano la loro fede;

ma è una fede che si fa strada poco per volta…

non è un fatto immediato.

 

– L’apparizione narrata in questa pagina

di Luca

avviene alla sera stessa del giorno di Pasqua.

Gesù era già apparso:

alla Maddalena,

a Pietro,

ai due discepoli di Emmaus

e ora si presenta a tutti

nel Cenacolo.

 

– Il clima che caratterizza questo momento

è dato da alcune parole:

paura

stupore,

dubbio,

gioia…

sono stati d’animo

e sentimenti

che possiamo capire benissimo;

e sarebbero anche le nostre sensazioni

se ci trovassimo davanti all’improvviso

una persona cara

morta da poco.

 

Penseremmo

di stare poco bene,

di avere delle allucinazioni,

di sognare ad occhi aperti…

E se l’apparizione persistesse

cominceremmo a dubitare

della nostra serenità mentale,

a uno scherzo da parte di qualcuno,

di non stare proprio bene fisicamente….

 

Sono i sentimenti e i dubbi

degli Apostoli

trovandosi davanti Gesù

che avevano tutti visto morto

e sepolto.

Ora trovarselo davanti all’improvviso,

più vivo che mai,

dentro a una stanza con le porte sbarrate

non può non destare una molteplicità di sentimenti anche contrastanti..

 

– Superato il primo impatto,

gli Apostoli si fanno coraggio,

si fanno attorno a Gesù,

cominciano a toccarlo

a chiedere:

come mai

come sia possibile…

La gioia di rivederlo è incontenibile…

 

– Poi Gesù si ferma a spiegare

le profezie,

le Scritture,

che cosa significasse “Risurrezione”.

Ora sono in grado di capirlo.

 

L’ultima raccomandazione di Gesù:

“Voi mi sarete testimoni”.

 

Gli Apostoli,

oggi noi,

siamo testimoni, annunciatori di Gesù,

di quanto ha detto e fatto.

 

Testimoniare

significa:

proclamare e avvalorare

con la parola e la vita

ciò che sappiamo e crediamo;

viviamo ciò che crediamo.

Es.    mettersi a servizio…

         fare del volontariato…

 

Domande:

         Cosa significa risurrezione

         per me?

 

         Come sto testimoniando

         Cristo Risorto

         nella mia vita?

 

Segno:

       varie paia di scarpe

       sistemate qua e là per la chiesa.

         il testimone è la persona che cammina,   

         contatta persone,

         va di casa in casa,

         manifestare la propria fede.


Fonte