1° Lettura:
– Geremia è uno dei due Profeti
dell’esilio Babilonese (589-526)
insieme con Daniele.
1° affermazione di Dio:
“Concluderò con voi una Nuova Alleanza”
Gesù dirà durante la Cena:
“…questo è il calice della Nuova Alleanza…”
2° affermazione:
“Io sarò il loro Dio…”
Gesù è il nostro Dio !
3° affermazione:
“Io perdonerò le loro iniquità
e non ricorderò più il loro peccato…”
Gesù: “a chi rimetterete i peccati…
saranno perdonati…”
Attualizzazione:
La Quaresima è il tempo
e il momento della riconciliazione,
della conversione:
1° che non significa: confessarsi,
quanto piuttosto di un cammino
per rimettere Dio nella nostra vita,
per guardare con rispetto le persone
per rispettare la terra.
2° non dobbiamo pensare che i grandi peccatori
siano i bambini di 1° Comunione;
ma annunciare
una vera “riconciliazione-conversione”
per mafiosi, politici collusi e disonesti,
approfittatori e arricchiti disonestamente…
Per i cristiani che si comportavano male
Gesù aveva previsto la Riconciliazione,
non per i bambini…
3° Non è un ritornare alla confessione auricolare
come talvolta vediamo fare perfino
dal papa in S.Pietro
in maniera plateale e con le telecamere…
4° L’Eucaristia, la Messa,
l’ascolto della Parola di Dio,
le opere di carità
lavano i nostri peccati quotidiani.
5° Il cammino penitenziale richiede:
di educare bambini e ragazzi
a capire che cosa è bene e male,
che cosa si può fare e non si può fare,
a chiedere scusa,
a riparare il male fatto,
a darsi la mano…
6° E’ necessario ridare valore biblico
al Sacramento della Riconciliazione
abusato, reso inutile e svilito.
7° Mi auguro che, un domani, il Papa
faccia di “Roma la capitale del perdono”
nel senso che diventi il luogo
in cui i grandi peccatori pentiti
possono affluire (come cammino penitenziale)
e chiedere perdono pubblicamente
dei loro misfatti pubblici:
violenze, estorsioni,
corruzione, inganni,
commercio di sesso e droga,
delinquenza e mafia,
pedofilia e omicidi, ecc…
al fine di ritornare
ed essere reinseriti nella Chiesa-comunità.
VANGELO
1°
“Vogliamo vedere Gesù”
E’ la domanda di alcuni discepoli greci
venuti per conoscere Gesù.
Non è pura curiosità,
come se a loro bastasse vedere in faccia
Gesù
e poi ne se sarebbero andati contenti.
“Vedere”
significa cogliere l’intimo di una persona,
scoprire la sua identità profonda;
chi sia veramente questo Gesù:
perché sta facendo tutto questo
e dicendo le cose che dice.
Chi è questo Personaggio?
Questi “non ebrei”
questi “greci” pagani
sono come i Maghi dell’Epifania,
rappresentano noi…
veniamo da lontano per conoscere Gesù.
Non sappiamo se questi greci abbiano incontrato Gesù
e se abbiano parlato con Lui;
Giovanni che scrive, tuttavia,
ed era testimone, dice che Gesù
ha cominciato a fare un discorso strano,
ma rivelatore della sua identità:
“
“È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato.
In verità: se il chicco di grano, caduto in terra,
non muore, rimane solo;
se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde…”
L’ora a cui accenna Gesù
è l’ora della croce, del sacrificio.
“Glorificato”
significa che tutti possano capire che
quanto sta facendo
o metterà in atto tra poco
(cioè: passione e morte)
sarà il segno massimo per capire chi sia veramente Lui.
Se qualcuno vuole sapere chi è Gesù,
deve guardare alla passione, morte e risurrezione,
perché proprio allora si rivelerà (epifania)
l’Amore massimo suo per il Padre
(Lui sacrifica la sua vita per amore del Padre).
Inoltre la morte in croce
è il segno
dell’Amore del Padre verso di noi,
per aver lasciato sacrificare il Figlio,
quasi amasse più noi del Figlio.
Il chicco di grano,
è un esempio breve, efficace,
forte, semplice, chiaro.
Se un chicco di grano
invece di accettare
di essere macinato per nutrire una persona,
o di essere seminato per terra e marcire
per dare vita a una nuova spiga….
potesse nascondersi in qualche piega del sacco
o tra le assi di un granaio…
probabilmente potrebbe durare
e conservarsi anche anni, quasi intatto;
potrebbe starsene nascosto…
ma comunque
prima o poi diventerebbe polvere…
e quel chicco di grano
non sarebbe servito a nulla e a nessuno…
Molto meglio lasciarsi morire in terra
e dare vita ad altre spighe
e ad altri granelli di frumento
e sfamare tanta gente.
Per questo Gesù dice una frase
che subito sembra assurda, incomprensibile,
ma se meditata
è profondamente vera:
“Chi pensa di salvare la propria vita,
conservandola per se stesso…
in realtà la perde,
la butta via per nulla,
non serve a nulla…”
La vita, dice Gesù,
viene valorizzata
e vale la pena di viverla
quanto più la si dona agli altri.
Quanto più ci si sacrifica per gli altri
(il chicco che marcisce per terra per portare frutto):
tanto più la nostra vita
acquista significato e valore,
sull’esempio di Gesù.
Conclusione:
Noi possiamo dire di “conoscere Gesù?
la sua essenza,
la sua realtà profonda,
di un Dio sacrificato per noi ?
Io sto vivendo per me stesso,
o sto impegnando la vita anche per gli altri,
perché altri stiano un poco meglio?
PER I GRUPPI
1° Sapresti elencare in ordine cronologico
i tentativi di Dio
per stabilire un’ Alleanza con l’umanità?
2° Che cosa si intende per Alleanza?
3° Con parole tue o con un esempio
far capire queste parole di Gesù:
“Chi perde la propria vita la salva…”
4° Che cosa sappiamo e conosciamo di Gesù?
Elenca alcune caratteristiche
della personalità di Gesù.
SEGNO: Alcune manciate di chicchi di grano,
portate da catechisti
e buttati sul pavimento, davanti all’altare.