1° Lettura
– Gli Amaleciti erano delle tribù nomadi
che abitavano nella regione del Sinai.
Per quelle terre impervie e di sassi
dovevano passare gli israeliti
in cammino verso la terra promessa.
Passando per quella zona
il popolo ebreo
aveva chiesto agli Amaleciti
acqua per il bestiame;
ma gliela rifiutarono.
Anzi assalirono la retroguardia della carovana
e uccisero alcune persone.
Immediata la reazione degli armati ebrei
a difesa della popolazione pellegrina…
– Mosè allora diede ordine a Giosuè
di attaccare gli Amaleciti,
mentre lui sarebbe andato sul monte
a pregare.
Succede una cosa strana:
fintanto che Mosè teneva le mani alzate
in segno di preghiera
i combattenti ebrei avevano la meglio,
come si stancava di pregare e abbassava le braccia,
prevalevano gli Amaleciti…
Allora i due che accompagnavano Mosè
ormai anziano,
lo aiutano a tenere le braccia alzate nella preghiera
fino alla sera,
e l’esercito ebraico ebbe il sopravvento sui nemici.
N.B.
Naturalmente questa è la visione
e l’interpretazione che ne dà un ebreo,
mettendosi al posto di Dio.
Dio in realtà non avrebbe voluto
certamente quella scaramuccia militare…
Ma era un sistema del tempo
per appianare le divergenze.
L’autore sacro, ebreo che scrive,
attribuisce la vittoria a Dio
che aveva ascoltato le preghiere di Mosè.
– Il messaggio della lettura non è:
Dio aiuta il suo popolo ebreo
mentre massacra i nemici;
ma:
che per raggiungere un obiettivo importante
è necessario pregare, riflettere,
chiedere anche l’aiuto di Dio.
Oggi gli obiettivi importanti possono essere:
vita, salute, famiglia, casa, lavoro,
dialogo, solidarietà, pace…
sono obiettivi e scopi che domandano impegno, preghiera, silenzio, riflessione…
– Dio vuole la morte dei nemici?
E’ lo scrittore ebreo che vede e giudica
con i propri criteri rozzi e di parte
quanto corrisponde alla sua mentalità.
Lo scrittore giudica con la sua coltura
e pensa che Dio sia più forte
del Dio degli Amalaciti.
La cultura del tempo riteneva
che ogni popolo fosse protetto da un dio…
e il dio più forte vinceva sul più debole.
Bisognerà arrivare a Gesù
per capire che quel Dio di parte o ebreo
non esisteva,
ma che Dio, è Dio di tutti
e vuole la salvezza di tutti.
– Collegamento con il Vangelo:
si parla di preghiera, di fede, di insistenza
presso chi può darci una mano
per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno…
se insistiamo…
perfino una persona non buona
finisce per risponderci…
Quanto più Dio Padre….
VANGELO
Il Tema centrale è:
la preghiera.
Alcuni interrogativi iniziali:
1° Prego tanto,
ma mi sembra che Dio
non mi ascolti!.
2° La preghiera
è una maniera per attirare
l’attenzione di Dio un po’ distratto;
o forzarlo
a fare ciò che gli chiediamo ?
Cosa vuol dire
che bisogna pregare sempre?
Come si fa a pregare sempre?
3° Come mai Gesù paragona Dio
a un Giudice poco serio
e strano ?
Che forse aspetta la mazzetta,
o non vuole perdere tempo per una vedova
e per una causa di scarso valore… ?
4° “Ma il Figlio dell’uomo quando verrà,
troverà ancora fede sulla terra?”
Cosa vuol dire?
Proviamo a rispondere a questi interrogativi.
1° La preghiera non è un mezzo
per forzare Dio a fare ciò che noi chiediamo;
ma è un tempo in cui noi cerchiamo di capire
la volontà di Dio
e tentiamo di metterla in pratica.
Non è Dio che deve cambiare volontà o idea,
ma siamo noi che dobbiamo cambiare le nostre
avvicinandole alle sue.
2° Come si fa a pregare sempre?
La preghiera non sono le preghiere!
La preghiera è un atteggiamento di fede
e di ascolto della Parola di Dio
inseriti nella nostra vita
e nelle nostre scelte.
Preghiera è servizio con carità al prossimo.
Preghiera è ascoltare la Parola di Dio…
Pregare è fidarsi di Dio.
3° Come mai Gesù paragona Dio
a un Giudice che non ascolta nessuno?
Cosa voleva dire?
Se perfino un Giudice menefreghista,
maleducato, villano, ingiusto,
o addirittura immorale e corrotto…
alla fine ascolta e fa giustizia
a una povera donna e vedova
(che non contava nulla
a livello sociale e legale)
quanto più Dio-Padre
giusto e buono verso tutti
darà ascolto a noi che lo invochiamo !
N.B. La vedova
è simbolo della comunità cristiana
che chiede giustizia a Dio.
4° Perché Gesù dice:
“Quando ritornerò troverò ancora fede?”
Perché i cristiani erano soggetti a continue
vessazioni e persecuzioni
ed era naturale che si chiedessero:
“Ma Dio da che parte sta?
Perché non ci difende?
Perché non ritorna…
Aveva detto: “Io sono in mezzo a voi…”
Dov’è ?
Come mai ritarda a darci una mano?”
Questa situazione di incertezza, di dubbio
mette fortemente alla prova
la fede della comunità e anche noi.
Ecco perché Luca mette le mani avanti dicendo
che anche Gesù aveva previsto questa situazione
e aveva raccomandato di aver comunque fede.
Dio non ci ha abbandonato:
se perfino un Giudice disonesto e corrotto
ascolta una donna
volete che Dio non venga in nostro aiuto…
e presto?
Conclusione:
Certo che verrà a salvarci!
Importante e non perdere la fede in Gesù!
Per il resto: lasciamo fare a Dio!
Ecco che cosa significa:
“Fidarsi”
“Avere fede”.
La fede è il nostro bene;
è a nostro vantaggio:
fidarci che quanto dice Gesù
è bene per noi!