Commento alla Prima Lettura
– Il libro dell’Apocalisse
viene attribuito a S.Giovanni Ap.
ed è considerato l’ultimo libro rivelato
e riconosciuto dalla Tradizione come autentico.
– Apocalisse = rivelazione
è un libro che Giovanni scrive alle comunità
in un periodo di persecuzione;
e vuole essere di consolazione
e di incoraggiamento a perseverare nella fede.
– Non è un libro facile,
per le molte immagini
e costruzioni simboliche contenute.
La pagina odierna ne è un esempio.
Giovanni narra di una visione che ha avuto:
ha visto il Tempio di Gerusalemme
e dentro al tempio l’Arca dell’Alleanza,
la cosa più sacra che il popolo ebreo avesse
e custodita gelosamente nel Tempio.
Poi Giovanni
vede ancora una donna splendente di luce,
sembra vestita di sole,
poggia i piedi sulla luna
e le stelle le fanno corona attorno alla testa…
per indicare la grandiosità di questa donna,
la maestà, la grandezza, l’importanza…
più importante degli astri del cielo
E’ una donna incinta…
Ma chi è questa donna
protagonista in gran parte della pagina?
Questa donna è un’immagine simbolica:
della Sapienza di Dio
dell’Amore di Dio
della comunità di fede
della comunità e del popolo ebreo
della comunità-Chiesa
del popolo cristiano
della vergine Maria…
E chi è il figlio che partorisce
è il bene
la Giustizia di Dio
la Parola di Dio
Gesù Cristo stesso…
Questa donna e il figlio sono minacciati
da un drago:
il male
l’egoismo umano
il rifiuto di Dio
la cattiveria e l’ignoranza umana… ?
un drago fortissimo come è forte il male
nel mondo;
le 7 teste
le 10 corna
7 corone su ciascuna testa
stanno ad indicare la potenza,
la forza del male nel mondo.
– Quel Figlio è destinato a governare
tutte le genti
e viene poi innalzato verso Dio…
Ma chi sarà mai questo figlio che può
andare e arrivare fino a Dio
se non Gesù, Figlio dell’uomo ?
E quando questo Figlio sarà assunto da Dio
in cielo accanto a sé,
allora sarà compiuta e conclusa
la salvezza di tutti
per opera del Cristo.
– La pagina dell’Apocalisse è un’immagine
grandiosa di Dio
della vittoria finale del bene, di Dio
su tutto il male del mondo.
– Lo scopo del libro è consolare,
dare fiducia e speranza ai cristiani
che potevano dubitare della loro fede;
i quali continuavano a chiedersi:
ma Dio dov’è ?,
Da che parte sta?
Con noi o con i nostri persecutori ?
E l’Apostolo Giovanni offre una visione
grandiosa della potenza di Dio.
Alla fine sarà Lui a vincere.
– L’aggancio con la pagina del Vangelo
che ha come protagonista la Vergine Maria
è evidente:
nella donna dell’Apocalisse
possiamo vedere raffigurata la Madre di Dio.
VANGELO
– Del Vangelo vorrei fare alcune
sottolineature marginali:
1° La risposta di Maria
all’annuncio dell’Angelo
che sarebbe diventata Madre di Dio
è andare a fare un servizio
presso la casa di una parente incinta.
E un servizio di tre mesi,
non è cosa da poco…
Mettersi a disposizione
di una famiglia…
è quanto Lei pensa sia importante fare,
prima ancora della preghiera….
Questo sta ad indicare
che lo spirito, la formazione di Maria
era sulla linea del servizio,
del volontariato…
Ora riusciamo anche a capire
perché ha detto subito “Sì”
all’Angelo e all’invito di Dio;
diventare Madre prima di sposarsi:
era la sua disponibilità a Dio
come aveva sempre fatto
e non si sarebbe neppure sognato
di chiede tempo o giustificazioni di sorta.
A Dio si risponde sì… chiuso!+è
2° “Dio ha guardato all’umiltà della sua serva”
Come dicesse:
Dio si è guardato attorno
e ha scelto tra tutte le donne
quella più modesta,
più insignificante, più povera di doti e meriti…
quella Dio ha scelto…
Perché doveva essere evidente
come Dio riesca a fare grandi cose
con mezzi poveri, modesti, da nulla…
3° “Beata colei che ha creduto al Signore”
E’ una frase impersonale, in terza persona:
Elisabetta non dice “Beata te che hai creduto…”
ma : “beata colei che ha creduto al Signore”
e sta a significare
che tutti coloro che “credono al Signore”
e si fidano di Lui
sono “beati”;
cioè “fanno la scelta giusta”.
Quindi anche noi, oggi e domani…
4° “Tutte le generazioni mi chiameranno beata”
Il Magnificat,
sembra più un inno di lode a Dio
della prima comunità cristiana
che un inno inventato della Vergine.
Quindi
non sembrano parole pronunciate da Maria,
ma invenzione letteraria e di fede
della comunità cristiana
che mette in bocca alla Vergine
i propri sentimenti di riconoscenza,
perché per mezzo del suo sacrificio,
di ragazza madre
e madre di un condannato a morte
ha reso possibile il piano di Dio
e la salvezza.
Commento a cura di don Franco Scarmoncin – Diocesi di Padova
Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 39-56
In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.