1° Lettura
Premessa:
Perché parlare del popolo ebreo?
Perché ci interessa la storia di questo popolo ?
Risposta:
Perché studiando la storia e l’esperienza religiosa
di questo popolo
pur continuamente beneficato e protetto da Dio
e ciò nonostante infedele trasgressivo,
noi riusciamo a capire il modo di agire di Dio.
Tema di oggi: la promessa di un nuovo Regno.
La situazione che sta vivendo il Profeta Ezechiele
e tutto il popolo di Israele è terribile e drammatica:
Nabucodonosor re di Babilonia
ha sconfitto Israele e distrutta la città,
ha umiliato il re Ioachim (sei secoli prima di Cristo)
ultimo discendente di Davide,
deportandolo in catene a Babilonia…
Il Profeta stesso fa parte dei deportati.
Il Profeta come tutto il popolo d’Israele
si chiedono:
ma Dio è venuto meno alla promessa
di proteggere il suo popolo,
di mantenere sul trono in eterno
la discendenza di Davide ?
Il disastro nazionale
sta facendo vacillare la loro fede in Jaweh.
Il Profeta risponde a questi dubbi
con una immagine:
Dio saprà cogliere un germoglio di Davide,
un discendente della famiglia di Davide,
come il germoglio di una pianta
e lo trapianterà da Babilonia
su un alto monte in Israele;
e sarà un germoglio che crescerà
si svilupperà come un cedro,
in grado di dare ospitalità a tanti uccelli del cielo.
Così farà Dio in un prossimo futuro
con un discendente ancora sconosciuto
sorto tra i discendenti di Davide,
lo farà Re
e al suo Regno affluiranno tutte le genti.
In una situazione disastrosa
come quella che stanno vivendo
la promessa di Ezechiele sembra impossibile,
sbalorditiva.
Il Profeta sta annunciando una parola,
una profezia,
di cui lui stesso non comprende la portata,
il significato;
e che va oltre il re ancora vivente in quel momento:
“un germoglio e un discendente
della famiglia di Davide
realizzerà la promessa di Dio
in grado di ridare fiducia e speranza
a tutto il popolo”.
Questo “germoglio”
di cui neppure Ezechiele comprende il senso,
sarà il Messia
salvatore del suo popolo e di tutti i popoli.
Dio, nel Messia,
“farà germogliare anche l’albero secco
e innalzare anche l’albero basso;
e gli uccelli ( i popoli della terra)
trovano ristoro all’ombra dei suoi rami.”
VANGELO
Il tema della pagina del Vangelo è
il Regno di Dio:
come cresce,
come si sviluppa,
i tempi necessari,
i frutti… ecc…
“E’ un seme piccolo e modesto
che viene sparso nel terreno”
“Regno di Dio”
è Gesù e il suo messaggio,
è la realtà portata da Gesù;
è l’annuncio che Dio è Padre,
Regno è accogliere la Parola di Gesù,
formare la comunità cristiana,
i Sacramenti, la preghiera;
tutto il bene presente nel mondo,
la bontà e i gesti di carità in ogni società umana,
il servizio nella carità e il volontariato
di milioni di persone sparse ovunque….
Tutto questo è “Regno di Dio”.
Del Regno di Dio
fanno parte tutte le persone di buona volontà
vere, oneste, rispettose degli altri
presenti in ogni cultura, popolo e Paese.
N.B.
Il REGNO di DIO
– Perché nel Vangelo e Gesù parlano di:
“Regno di Dio”
Da dove viene questa simbologia ?
Il concetto di Regno era noto a quei tempi
se Gesù avesse parlato di Democrazia
o di Repubblica
nessuno avrebbe capito.
A quei tempi esistevano i Re e i Regni
– Storicamente il concetto di Regno
da dove arriva?
Perché fin da oltre 1000 anni prima di Gesù
si parla di Regno di Israele?
Nelle società primitive si sceglieva un “capo”,
un saggio del clan, un “anziano”,
un “responsabile”,
un “guerriero” per organizzare gli uomini
e potersi difendere da incursioni di nemici,
per organizzare il clan, la società, la vita civile…
Senza un “Capo tribù” diventa difficile
per esempio amministrare la giustizia.
Il Capo, che poi sarà chiamato re
e regno il territorio su cui comanda e dispone,
doveva essere colui che “fa la giustizia”;
assicura che i due contendenti
possano avere giustizia
non legata alla forza, o alla furbizia.
Qualcuno doveva stare dalla parte del più debole
(ecco appunto il capo tribù, il saggio, il re…)
in modo che tutti fossero messi sullo stesso piano
di fronte alla verità e alla giustizia.
Allora non esistevano leggi, né codici
e il capo tribù metteva in atto i costumi,
le usanze, le tradizioni, la cultura
del popolo per “fare giustizia
anche verso un poveraccio
che poteva trovarsi di fronte un prepotente.
E’ difficile perfino oggi pur con tribunali,
leggi e codici e avvocati e giudici e giurie…
avere giustizia in un Tribunale…
perchè il più forte o il più disonesto
riescono a farla sempre franca
e avere sempre ragione.
Dio manda molti re e sacerdoti a fare giustizia,
nel suo popolo,
ma questi lungo i secoli continuano a comportarsi male,
senza aiutare i poveri,
piuttosto stanno dalla parte dei ricchi e potenti,
arricchendo se stessi.
Allora Dio, tramite i profeti, continua a promettere
che verrà Lui a “fare giustizia”
verrà Lui a fare il Re di Israele,
a mettere le cose in ordine
e stare dalla parte dei poveri….
Quando viene Gesù comincia a dire
che Lui è il Re di Israele,
che è iniziato finalmente il Regno di Dio;
Regno in cui finalmente
Dio e la giustizia saranno proclamate e rispettate.
Gesù è il vero, unico, grande Re
il vero “buon Pastore” del suo popolo
per il quale darà pure la vita,
senza chiedere nulla,
come invece avevano fatto i re precedenti,
tutti mercenari e approfittatori.
E a proposito di Regno di Dio,
vorrei correggere alcune idee che abbiamo:
– 1° idea da correggere:
che il Regno di Dio sia la Chiesa.
No!
Il Regno di Dio è molto più ampio
e aperto della Chiesa.
– 2° Non è neppure il Paradiso!
Perché il Regno di Dio è già presente
qui, oggi, in questo mondo,
si sta formandosi lentamente…
e troverà la sua massima realizzazione
in Paradiso.
– 3° idea da correggere:
che debba essere grande, forte,
visibile, avere potere…
No!
Il Regno di Dio è sale e lievito
nella società umana, poco umana,
molto materialista ed egoista.
Caratteristica del sale e del lievito
è che non si deve notare nella pasta,
nel pane, negli alimenti…
deve piuttosto dare gusto e sapore…
senza farsi notare.
4° idea da correggere:
che il Regno di Dio abbia bisogno di:
mezzi umani, forza, potere per imporsi…
No!
per non dare l’illusione che siano i mezzi umani
a far maturare il seme,
a farlo crescere,
e a portare frutti…
mentre deve essere evidente
che è solo la forza di Dio a farlo crescere
e la forza della Parola stessa.
5° idea da correggere:
che il Regno di Dio
abbia bisogno di TV, stampa, strutture,
di grandi e famosi personaggi
o di persone particolarmente capaci e
di leader…
per la semina e la maturazione del seme…
No!
Le persone più “importanti”, “significative”
possono essere un ostacolo:
possono essere una barriera a Dio.
Da ricordare:
Gesù è il Re di cui abbiamo bisogno!