don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 13 Giugno 2021

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         1° Lettura

Premessa:

         Perché parlare del popolo ebreo?

         Perché ci interessa la storia di questo popolo ?

Risposta:     

         Perché studiando la storia e l’esperienza religiosa

         di questo popolo

         pur continuamente beneficato e protetto da Dio

         e ciò nonostante infedele trasgressivo,

         noi riusciamo a capire il modo di agire di Dio.

 

Tema di oggi:        la promessa di un nuovo Regno.

 

La situazione che sta vivendo il Profeta Ezechiele

e tutto il popolo di Israele è terribile e drammatica:

Nabucodonosor re di Babilonia

ha sconfitto Israele e distrutta la città,

ha umiliato il re Ioachim (sei secoli prima di Cristo)

ultimo discendente di Davide,

deportandolo in catene a Babilonia…

Il Profeta stesso fa parte dei deportati.

 

Il Profeta come tutto il popolo d’Israele

si chiedono:

ma Dio è venuto meno alla promessa

di proteggere il suo popolo,

di mantenere sul trono in eterno

la discendenza di Davide ?

 

Il disastro nazionale

sta facendo vacillare la loro fede in Jaweh.

 

Il Profeta risponde a questi dubbi

con una immagine:

Dio saprà cogliere un germoglio di Davide,

un discendente della famiglia di Davide,

come il germoglio di una pianta

e lo trapianterà da Babilonia

su un alto monte in Israele;

e sarà un germoglio che crescerà

si svilupperà come un cedro,

in grado di dare ospitalità a tanti uccelli del cielo.

Così farà Dio in un prossimo futuro

con un discendente ancora sconosciuto

sorto tra i discendenti di Davide,

lo farà Re

e al suo Regno affluiranno tutte le genti.

 

In una situazione disastrosa

come quella che stanno vivendo

la promessa di Ezechiele sembra impossibile,

sbalorditiva.

 

Il Profeta sta annunciando una parola,

una profezia,

di cui lui stesso non comprende la portata,

il significato;

e che va oltre il re ancora vivente in quel momento:

         “un germoglio e un discendente

         della famiglia di Davide

         realizzerà la promessa di Dio

         in grado di ridare fiducia e speranza

         a tutto il popolo”.

 

Questo “germoglio”

di cui neppure Ezechiele comprende il senso,

sarà il Messia

salvatore del suo popolo e di tutti i popoli.

Dio, nel Messia,

         “farà germogliare anche l’albero secco

         e innalzare anche l’albero basso;

         e gli uccelli ( i popoli della terra)

         trovano ristoro all’ombra dei suoi rami.”

 

 

         VANGELO

 

Il tema della pagina del Vangelo è

il Regno di Dio:

come cresce,

come si sviluppa,

i tempi necessari,

i frutti… ecc…

 

“E’ un seme piccolo e modesto

che viene sparso nel terreno”

 

“Regno di Dio”

è Gesù e il suo messaggio,

è la realtà portata da Gesù;

è l’annuncio che Dio è Padre,

Regno è accogliere la Parola di Gesù,

formare la comunità cristiana,

i Sacramenti, la preghiera;

tutto il bene presente nel mondo,

la bontà e i gesti di carità in ogni società umana,

il servizio nella carità e il volontariato

di milioni di persone sparse ovunque….

Tutto questo è “Regno di Dio”.

 

Del Regno di Dio

fanno parte tutte le persone di buona volontà

vere, oneste, rispettose degli altri

presenti in ogni cultura, popolo e Paese.

 

N.B.

Il REGNO di DIO

– Perché nel Vangelo e Gesù parlano di:

 “Regno di Dio”

Da dove viene questa simbologia ?

         Il concetto di Regno era noto a quei tempi

         se Gesù avesse parlato di Democrazia

         o di Repubblica

         nessuno avrebbe capito.

         A quei tempi esistevano i Re e i Regni

 

– Storicamente il concetto di Regno

da dove arriva?

Perché fin da oltre 1000 anni prima di Gesù

si parla di Regno di Israele?

 

Nelle società primitive si sceglieva un “capo”,

un saggio del clan, un “anziano”,

un “responsabile”,

un “guerriero” per organizzare gli uomini

e potersi difendere da incursioni di nemici,

per organizzare il clan, la società, la vita civile…

         Senza un “Capo tribù” diventa difficile

per esempio amministrare la giustizia.

Il Capo, che poi sarà chiamato re

e regno il territorio su cui comanda e dispone,

doveva essere colui che “fa la giustizia”;

assicura che i due contendenti

possano avere giustizia

non legata alla forza, o alla furbizia.

         Qualcuno doveva stare dalla parte del più debole

(ecco appunto il capo tribù, il saggio, il re…)

in modo che tutti fossero messi sullo stesso piano

di fronte alla verità e alla giustizia.

Allora non esistevano leggi, né codici

e il capo tribù metteva in atto i costumi,

le usanze, le tradizioni, la cultura

del popolo per “fare giustizia

anche verso un poveraccio

che poteva trovarsi di fronte un prepotente.

         E’ difficile perfino oggi pur con tribunali,

leggi e codici e avvocati e giudici e giurie…

avere giustizia in un Tribunale…

perchè il più forte o il più disonesto

riescono a farla sempre franca

e avere sempre ragione.

         Dio manda molti re e sacerdoti a fare giustizia,

nel suo popolo,

ma questi lungo i secoli continuano a comportarsi male,

senza aiutare i poveri,

piuttosto stanno dalla parte dei ricchi e potenti,

arricchendo se stessi.

         Allora Dio, tramite i profeti, continua a promettere

che verrà Lui a “fare giustizia”

verrà Lui a fare il Re di Israele,

a mettere le cose in ordine

e stare dalla parte dei poveri….

         Quando viene Gesù comincia a dire

che Lui è il Re di Israele,

che è iniziato finalmente il Regno di Dio;

Regno in cui finalmente

Dio e la giustizia saranno proclamate e rispettate.

Gesù è il vero, unico, grande Re

il vero “buon Pastore” del suo popolo

per il quale darà pure la vita,

senza chiedere nulla,

come invece avevano fatto i re precedenti,

tutti mercenari e approfittatori.

 

 

         E a proposito di Regno di Dio,

vorrei correggere alcune idee che abbiamo:

 

– 1° idea da correggere:

         che il Regno di Dio sia la Chiesa.

No!

         Il Regno di Dio è molto più ampio

         e aperto della Chiesa.

 

– 2°   Non è neppure il Paradiso!

Perché il Regno di Dio è già presente

qui, oggi, in questo mondo,

si sta formandosi lentamente…

e troverà la sua massima realizzazione

in Paradiso.

 

– 3° idea da correggere:

         che debba essere grande, forte,

         visibile, avere potere…

No!   

         Il Regno di Dio è sale e lievito

         nella società umana, poco umana,

         molto materialista ed egoista.

         Caratteristica del sale e del lievito

         è che non si deve notare nella pasta,

         nel pane, negli alimenti…

         deve piuttosto dare gusto e sapore…

         senza farsi notare.

 

4° idea da correggere:

         che il Regno di Dio abbia bisogno di:

         mezzi umani, forza, potere per imporsi…

No!

         per non dare l’illusione che siano i mezzi umani

         a far maturare il seme,

         a farlo crescere,

         e a portare frutti…

         mentre deve essere evidente

         che è solo la forza di Dio a farlo crescere

         e la forza della Parola stessa.

 

5° idea da correggere:

         che il Regno di Dio

         abbia bisogno di TV, stampa, strutture,

         di grandi e famosi personaggi

         o di persone particolarmente capaci e

         di leader…

         per la semina e la maturazione del seme…

No!

         Le persone più “importanti”, “significative”

         possono essere un ostacolo:

         possono essere una barriera a Dio.

Da ricordare:

         Gesù è il Re di cui abbiamo bisogno!

Fonte