don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 12 Febbraio 2023

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6a domenica del T.O.   A 

Prima Lettura  Sir 15, 15-20
Dal libro del Siràcide

Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.
Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
là dove vuoi tendi la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.
Grande infatti è la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.
I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.
A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare. 
    


Vangelo  Mt 5, 17-37
Dal vangelo secondo Matteo


[In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:] «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà dalla legge neppure un iota o un segno, senza che tutto sia compiuto. 
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. 
Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Poiché [io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. 
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non uccidere”; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio.] Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. 
Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. 
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo! 
[Avete inteso che fu detto: “Non commettere adulterio”; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.] 
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, càvalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tàgliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna. 
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto di ripudio”; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all’adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
[Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto]: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. [Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno».] 

       1° Lettura

– L’autore del libro

è un certo Ben Sira = figlio di Sira;

per questo il libro va sotto il titolo di

“Siracide”.

Questo figlio di Sira

è un poeta e anche un filosofo,

oltre che un conoscitore

e un amante della Toràh

cioè dei libri della Bibbia

che contenevano la Legge:

i primi 5 libri

che sembra siano stati dettati da Mosè.

Ben Sira trasmetteva ai suoi alunni

la passione e

l’ammirazione per la Toràh

come fonte di ogni sapienza per ogni uomo.

Il concetto della Lettura di oggi è questo:

davanti a ogni persona stanno:

la vita e la morte,

il fuoco e l’acqua,

il bene e il male…

e ognuno può decidere cosa fare,

verso dove stendere la sua mano,

è libero nelle proprie scelte.

Se poi prende decisioni insensate,

fuori dalla Legge,

e rovina la propria vita

la colpa non è di Dio

che ha fatto bene ogni cosa.

Se uno devia dai sentieri tracciati

dalla Legge di Dio,

dai valori umani fondamentali:

sincerità, onestà, verità, umiltà,

pazienza, spirito di sacrificio, ecc…

è evidente che si troverà male nella vita

e che gli crolleranno addosso tanti guai.

Ben Sira è un vecchio saggio,

desideroso di orientare i propri discepoli

verso la via tracciata dalla Legge.

Il collegamento con la pagina del Vangelo

è dato da questa insistenza alla Legge di Mosè,

che Gesù riprende e ne ricorda alcune disposizioni;

Gesù va oltre:

non basta   – dice –  osservare il minimo,

ma al cristiano è richiesto molto di più…

es.   non basta perdonare una volta,

         e poi ti senti a posto con la legge…

         bisogna perdonare sempre…

         non solo non bisogna ammazzare nessuno

         ma neppure si deve offendere

         o mancare di rispetto alle persone.

         se la Legge proibisce l’adulterio,

         per il cristiano anche guadare con malizia

         una donna è male…

       VANGELO

La legge.

– Gesù non vuole abolire la Legge di Mosè,

ma portarla più avanti,

domanda un’osservanza più radicale,

più profonda e vera.

Agire con coerenza.

Non basta osservare alla lettera la Legge,

osservarla esteriormente:

“es. basta che non ti vedano…”

ma è l’animo convinto che deve dettare

il comportamento di vita

e non la paura del peccato o dell’inferno.

es. per la strada osservo il codice stradale

non per paura delle multe,

o perché vedo i vigili,

quanto per convinzione,

per il bene mio e di altri che usano

la medesima strada…

Non dobbiamo comportarci bene

solo in apparenza,

per fare bella figura,

per godere la stima della gente,

ma perchè corrisponde

al nostro sistema di pensare e agire

per coerenza e convinzione

Il perdono.

Una insistenza continua di Gesù è sul perdono:

“Se ti ricordi che tuo fratello

ha qualcosa contro di te…”

non sei tu arrabbiato con lui

ma lui ha preso le distanze da te…

devi comunque andare tu da lui…

Ha inserito una invocazione nel “Padre nostro”,

Insiste che bisogna perdonare

settanta volte sette…

Dice che il perdono

è più gradito a Dio del Sacrificio della Messa…

La sessualità.

Gesù accenna anche alla sessualità,

a divorzio, adulterio…

non alla omosessualità… (ci sarà un motivo!).

Gesù afferma che a volte

è necessario fare dei tagli,

fare delle scelte dolorose,

per non trovarsi lacerato per tutta la vita:

con più donne, più figli,

incapace di serenità…

N.B.

Gesù non dà mai ordini e non mette divieti,

non obbliga fare o non fare…

è come dicesse:

E’ meglio per te se non divorzi,

se talvolta fai dei tagli,

per non stare male tutta la vita.

Il giuramento.

Dice Gesù:

“Non è necessario giurare,

neppure su Dio…

se sei una persona seria

la tua parola vale più di un documento firmato;

basta un sì se è sì

e no se deve essere no.

I giuramenti li fanno le persone

che sono portate a dire il falso.

Es. ricordiamo quel signore che alla TV (in pubblico)

giurava sulla testa dei propri figli

(non avrei voluto essere al loro posto),

che avrebbe mantenuto le promesse…

che poi non ha mantenuto affatto…

I suoi figli stanno tutti bene

perché il Padre eterno è troppo grande

per prendersela con le persone mongolfiera…

(belle in apparenza, gonfie di aria,

pericolose perché si sgonfiano e cadono facilmente…)

Fonte