don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 11 Dicembre 2022

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Prima Lettura  Is 35,1-6a. 8a. 10
Dal libro del profeta Isaia


Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.
Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete! 
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina. 
Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto.
Ci sarà un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.


 

Vangelo  Mt 11, 2-11
Dal vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». 
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

 

 

       1° Lettura

 

– Noi non abbiamo davanti

una bella visione del mondo:

per quanto vogliamo vedere il bene

ed essere ottimisti,

la realtà sociale, economica, politica

del mondo

si presenta piuttosto critica

e non sappiamo come potrà essere risolta.

E non sappiamo a chi affidarci…

su chi sperare per un miglioramento…

 

Ascoltando le parole cariche di speranza

del Profeta Isaia

potremmo pensare che in quel tempo

le cose andassero meglio.

Non è così!

       Gerusalemme è distrutta

       e il Tempio non esiste più,

       gli abitanti sono stati deportati a Babilonia…

       tutto intorno silenzio di morte…

       non un canto, un grido di gioia…

       solo desolazione e lacrime

       per i ciechi, zoppi, malati, bambini rimasti.

 

Chi in questa desolazione avrebbe il coraggio

di annunciare una festa ?

Solo uno sciocco.

 

Invece il Profeta vede l’opera meravigliosa

e di ricostruzione

che Dio sta per iniziare.

Chi si fida di Dio

non si abbatte mai.

Il Profeta afferma che:

perfino gli zoppi salteranno come cervi,

e nel deserto sarà preparata una “Via Santa”

per facilitare il ritorno degli esuli

e felicità perenne splenderà sul loro capo.

 

Solo chi ha fede vede la presenza di Dio

anche in mezzo a macerie e lutto.

In realtà, quanto stavano vivendo

ed esperimentando anche gli esuli ebrei

era una situazione spaventosa e desolata:

nessuna via spianata e piana,

nessuna accoglienza festosa in patria,

hanno trovato desolazione e macerie ovunque,

tutto da ricostruire;

nessun malato è guarito prodigiosamente,

nessun cieco ha ricuperato la vista…

e lo zoppo ha continuato a camminare male.

 

E allora

come si spiega questa parola del Profeta

piena di fiducia e di speranza?

 

Con Gesù quanto Isaia aveva visto e promesso

sarà realizzato e mantenuto.

I tempi di Dio

non sono i nostri

e neppure le modalità di intervento.

 

 

       VANGELO

 

– Ambientazione storica:

       Giovanni il Battista

       ha compiuto la sua missione di “Pre-cursore”

 

       ora è in prigione

       tenuto da Erode, figlio dell’Erode “il Grande”

 

       Gesù ha da poco iniziato la sua opera

       parla in pubblico,

       è attorniato da alcuni discepoli,

       pescatori, gente qualunque, donne…

       tutta gente poco stimata,

       va a mangiare in casa di chi lo ospita,

       frequenta gente poco raccomandabile:

       pubblicani, peccatori, prostitute, pagani,

       pescatori, donne…

 

       Si era diffusa la voce,

       in giro, la gente parlava di questo Gesù.

       Ma chi è ?

       Chi lo manda?

       Da dove viene?

       Che autorità ha di parlare in pubblico?

       Le autorità lo hanno riconosciuto

       come “maestro”, come un “Profeta” ?

 

       Anche Giovanni in prigione

       è perplesso;

       si sta chiedendo chi sia veramente Gesù,

       ma il Messia deve comportarsi così

       o dovrebbe avere un altro comportamento,

       più deciso,

       più intransigente,

       più vicino alla linea degli antichi profeti… ?

       Gesù mangia, beve, va in giro,

       parla, contatta, accoglie tutti,

       non prende posizione a suo favore,

       non condanna chi è fuori dalla legge,

       parla di Dio che ama e perdona sempre…

       non si vendica,

       non te la fa mai pagare…

 

       Giovanni è perplesso

       e con lui anche i suoi discepoli

       che lo andavano a trovare in prigione:

       Come può essere mandato da Dio

       Uno che dice e si comporta come tutti gli altri?

       Decide di mandare un gruppo di suoi amici

       per capire chi fosse veramente

       questo nuovo Maestro.

       Tu chi sei ?

 

– Gesù non risponde direttamente;

a noi avrebbe fatto piacere sapere

che cosa avrebbe detto di se stesso.

 

Invita piuttosto gli amici di Giovanni

a guardarsi attorno

e poi riferire quanto avevano visto e udito.

 

Che cosa avevano dovuto osservare?

“I ciechi vedono, gli storpi camminano,

i lebbrosi vengono sanati,

i sordi ricuperano l’udito,

i morti risorgono…

E beati quanti non si scandalizzano di me:

non si meravigliano,

non mi rifiutano,

non si allontanano

perché non corrispondo alla loro idea di Messia.

 

       Ora Giovanni ha capito!

       L’idea che si era fatta di Dio e del suo Messia

       era sbagliata.

       Deve anche lui convertirsi:

       Dio non è il Padrone e Giudice

       che castiga o ti aspetta al varco,

       ma è un Dio che ama gratuitamente

       e perdona sempre….

       e il suo Inviato Gesù gli assomiglia:

       parla senza condannare,

       perdona tutti,

       fa miracoli

       per farci capire che Dio ci sta salvando,

       ogni miracolo è salvezza concretizzata.

 

       Anche oggi Dio fa miracoli e salva

       nel silenzio e nella riservatezza,

       che sono caratteristiche di Dio.

Fonte