Un Dio sempre a braccia aperteย
Ancora una parabola di Gesรน:ย una โpro-vocazioneโ rivolta a ognuno di noi.ย La prima cosa da non fareย dinanzi a una parabola รจ pensare che non riguardi noi, che si riferisca ad altri. Se vogliamo che il vangeloย porti guarigione e paceย nei nostri cuori รจ necessario che ognuno si senta destinatario di queste parole del Signore.ย
Si parla di โvignaioli omicidiโ, persone che arrivano a uccidere il figlio del proprietario della vigna per impossessarsi della sua ereditร . La vigna รจ unโimmagine della nostra vita, o meglio: della vita che Dio ci ha donato, perchรฉ divenga il โcampo dellโamoreโ, il campo in cui produrre frutti di servizio, condivisione, solidarietร , bontร . Dio manda a noi suo Figlio perchรฉ uniti a Lui possiamo portare frutto (cfr. Gv 15,4), ma il nostro orgoglio ci puรฒ portare a ritenere che non abbiamo bisogno di Dio, che non sappiamo che farcene di suo Figlio.
I vignaioli ยซlo cacciarono fuori dalla vigna e lo ucciseroยป. Similmente noi possiamo decidere โcacciare fuori Gesรน dalla nostra vitaโ, che equivale a ucciderlo. Presumiamo, cosรฌ, di stare meglio, ma in realtร facciamo il gioco del nemico, colui che รจ ยซomicida fin da principioยป (Gv 8,44), e perdiamo del tutto la pace del cuore.
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Ma la buona notizia รจ che il nostro Dio ha sempre le braccia aperte per accoglierci, anche dopo che lโabbiamo messo in croce. Perciรฒ, consegniamo a Lui i pesi della nostra vita ed egli ci darร ristoro, come ci invita a fare san Paolo nella seconda lettura: ยซNon angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio custodirร i vostri cuoriโฆยป.