don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo di domenica 7 Maggio 2023

«Io sono la via, la verità e la vita»

La Scrittura è come una splendida catena montuosa, con rocce, valli e vette. Nel vangelo di oggi troviamo una delle vette più alte della Parola di Dio, laddove Gesù, rispondendo agli apostoli Tommaso e Filippo, dichiara: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me» e «chi ha visto me, ha visto il Padre».

Un ragionamento assurdo che tante volte capita di sentire su Gesù è il seguente: «Io mi reputo cristiano, ma per me Gesù non era Dio, era solo un grande uomo…».

Perché è un ragionamento assurdo? Perché per dire chi era Gesù bisogna stare a quello che egli diceva di se stesso. Al massimo, posso dire che ciò che egli diceva di se stesso non era vero, ma allora non posso dire che era un grande uomo, ma un mentitore!

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Egli ha detto di se stesso: «Io sono la via, la verità e la vita», che equivale a dire «Io sono Dio». Infatti, subito dopo aggiunge: «Chi ha visto me, ha visto il Padre». Certo, non dice esplicitamente «Io sono Dio», per il semplice fatto che se lo avesse detto lo avrebbero lapidato all’istante, per blasfemia contro la prima parola del Decalogo. Ma qui e in molti altri passi del vangelo fa delle affermazioni inequivocabili che mai nessun altro uomo ha fatto nella storia dell’umanità. Nessun fondatore di altre religioni ha mai dichiarato di essere “la verità” in persona, con l’articolo determinativo. Semmai, ha detto di essere un inviato della Verità, che è Dio.

Come diceva il grande pensatore cristiano Clive Staples Lewis, convertitosi dall’ateismo: «Sto cercando di impedire che qualcuno dica del Cristo quella sciocchezza che spesso si sente ripetere: “Sono pronto ad accettare Gesù come un grande maestro di morale, ma non accetto la sua pretesa di essere Dio”. Questa è proprio l’unica cosa che non dobbiamo dire: un uomo che fosse soltanto un uomo e che dicesse le cose che disse Gesù non sarebbe certo un grande maestro di morale, ma un pazzo – allo stesso livello del pazzo che dice di essere un uovo in camicia – oppure sarebbe il Diavolo. Dovete fare la vostra scelta: o quest’uomo era, ed è, il Figlio di Dio, oppure era un matto o qualcosa di peggio».

Ed io che scelta faccio? Se credo alle parole di Gesù, se credo che Lui è davvero “la via, la verità e la vita” ne debbo trarre le conseguenze: non posso che cadere in ginocchio dinanzi a Lui, davanti al segno vivo della sua presenza, la santissima Eucaristia, e dire, con l’Apostolo Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!»

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