ยซDovโรจ colui che รจ nato?ยป
I protagonisti indiscussi dellโEpifania sono i Magi. Certo, non dimentichiamo che questa festa รจ il โcompimento del Nataleโ e al centro di tutto cโรจ sempre โil Bambino Gesรน, con Maria sua Madreโ (san Giuseppe non รจ presente nel racconto di Matteo).
Tuttavia, cโรจ anche unโaltra โpresenzaโ importante: la STELLA. ร la stella che โguidaโ i Magi dapprima a Gerusalemme e in seguito, dopo essere scomparsa per un certo tempo, a Betlemme.
Che cosโera esattamente questa stella?
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Esegeti, biblisti, teologi, mistici, astrologi e astronomi si sono sbizzarriti nel cercare di rispondere a questa domanda. Una cometa? Un angelo? Un segno miracoloso?
Poco importa. Ogni ipotesi va bene, perchรฉ in realtร ciรฒ che conta ciรฒ che significa questa โpresenzaโ nel viaggio dei Magi.
La stella รจ lo strumento di cui Dio si serve per condurre dei pagani, cioรจ uomini che professavano unโaltra religione, nel luogo dove si trovava il suo Figlio Unigenito. Si noti che per arrivare a Betlemme essi hanno bisogno anche di mettersi in ascolto delle Sacre Scritture, grazie agli scribi di Gerusalemme.
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Il viaggio dei Magi รจ il viaggio che Dio desidera per ogni persona, a qualunque religione essa appartenga, qualunque sia la sua โfedeโ. Egli non lascia mancare a nessuno le sue โstelleโ, i suoi โsegni luminosiโ, che possono essere persone, incontri, esperienze ed eventi ordinari o straordinari.
Siamo venuti ad adorarloยป, dicono i Magi. Per mettersi in cammino รจ necessario che il nostro cuore sia animato dal desiderio di cercare Gesรน seguendo le โstelleโ che Dio mette sul nostro cammino per trovarlo e โadorarloโ, in modo da provare una โgioia grandissimaโ, riconoscendo in Lui il Dio fattosi uomo (segno dellโincenso), il Re della nostra Vita (segno dellโoro) e colui che รจ morto e risorto per noi (segno della mirra) per farci diventare โfigli di Dioโ e liberarci dalla paura della sofferenza e della morte.lma di pace attraverso laย Confessione sacramentaleย e nelย segno umile e discreto del Pane Eucaristico, per poterlo portare ai fratelli e sussultare di gioia nel nostro cuore.
Don Francesco