don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo di domenica 26 Febbraio 2023

«SE TU SEI FIGLIO DI DIO…»

La pagina delle tentazioni di Gesù nel deserto segue immediatamente quella del battesimo nel Giordano, dove una voce dal Cielo dice: «Questi è IL FIGLIO MIO prediletto!». Il diavolo mette alla prova Gesù precisamente nella sua relazione con il Padre. Ciò è evidente se consideriamo le parole iniziali: «Se tu sei Figlio di Dio…». Questa pagina, pertanto, ha a che fare anche con il nostro rapporto di FIGLIOLANZA CON DIO. 

Nella PRIMA TENTAZIONE, il diavolo vuole insinuare l’idea subdola che Dio non è davvero nostro Padre se non ci garantisce un certo benessere, dato che Egli può trasformare le pietre in pane. Gesù risponde ricordando che «non di solo pane vivrà l’uomo»: il pane serve ma non è sufficiente; è la relazione di abbandono totale in Dio che ci fa stare bene.

Nella SECONDA TENTAZIONE il diavolo si presenta con un’altra idea ingannevole: se davvero Dio è Padre dovrebbe intervenire per evitare che ci capiti il male. Gesù smonta questa idea, dicendo che chi ragiona così “mette alla prova Dio”, cioè lo tratta come se fosse IL PROPRIO SERVO, mentre – essendo noi figli – scegliamo di fidarci di Lui, sempre e comunque, anche quando le cose non vanno secondo le nostre attese.   

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La TERZA TENTAZIONE è più esplicita: il diavolo chiede a Gesù di adorarlo in cambio dei regni del mondo, su cui egli in effetti ha potere (Gv 12,31).  Satana gli propone di emanciparsi dalla sua relazione col Padre, di divenire autonomo. È la tentazione di una falsa libertà, perché chi si sgancia dal Padre finisce col divenire “adoratore del Male”. Come disse papa Francesco in un celebre discorso: «Quando un cristiano non confessa Gesù Cristo, finisce con il confessare la mondanità del diavolo». 

Le ARMI DELLA QUARESIMA sono la risposta migliore a queste tre tentazioni: il DIGIUNO, per ricordarci che non viviamo solo di pane; la PREGHIERA, per aderire alla volontà del Padre e rinunciare alla pretesa che Lui assecondi la nostra volontà; l’ELEMOSINA, per arginare il potere mondano, specialmente quello della ricchezza, che ci illude di divenire più liberi, mentre in realtà ci rende schiavi del nostro “ego” e dello spirito del male. 

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