HomeVangelo della Domenicadon Francesco Pedrazzi - Commento al Vangelo di domenica 18 Febbraio 2024

don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo di domenica 18 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 1,12-15

«Parlerò al suo cuore»

Prima domenica di Quaresima: Gesù è tentato nel deserto. Ogni anno troviamo questa pagina raccontata “a turno” dai sinottici. Questo è l’anno di Marco, che è estremamente essenziale: non riporta le tre tentazioni, come Matteo e Luca, ma racchiude il racconto in un due soli versetti: «In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano».

Colpisce prima di tutto il fatto che è lo Spirito Santo a “sospingere” Gesù nel deserto. Ogni pagina del Vangelo attende di “rivivere” oggi in ognuno di noi, membra vive di Cristo: lo Spirito Santo “sospinge” anche noi nel deserto!

Non è la spinta di chi vuole costringere qualcuno a fare qualcosa, ma la spinta di chi esorta con vigore e per amore. Dio non vuole mai forzare la nostra libertà, ma non si stanca di bussare alla porta del cuore, specialmente in alcuni momenti della nostra vita. Ecco: la Quaresima è un momento in cui questa “spinta interiore” si fa maggiormente sentire: «è il momento favorevole per la nostra salvezza» (Cfr. 2Cor 6,2).

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Gesù nel deserto è «tentato da Satana», che significa “avversario”. II diavolo il nostro grande nemico, il vero nemico dell’umanità e della pace, perché ci “spinge” verso il peccato. Il peccato è fondamentalmente uno “sbagliare il bersaglio” (significato etimologico del relativo termine ebraico): sia nel senso che perseguiamo obiettivi sbagliati, sia nel senso che crediamo che i nostri nemici siano “in carne ed ossa”; ma la nostra battaglia è interiore, «non è contro la carne e il sangue, ma contro gli spiriti del male» (cfr. Ef 6,12): la nostra lotta è contro il male “accovacciato” come una bestia in agguato alla porta del nostro cuore (Gen 4,7).

La libertà che Gesù ci ottiene è di poter convivere “con le bestie selvatiche” che inevitabilmente ci insidiano (come hanno insidiato Gesù), ma senza perdere la pace, perché sappiamo che in Colui che ci ama siamo «più che vincitori» (Rom 8,37), grazie alla «spada dello Spirito, che è la Parola di Dio» (Ef 6,16).

In questo tempo di Quaresima lasciamoci perciò spingere dallo Spirito Santo nel deserto per ascoltare la Parola di Dio e fortificarci nel combattimento spirituale.

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«Ecco, io lo sedurrò, lo condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore» (Cfr. Os 2,16).

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