Cerca la gioia nel Signore
Quanto siamo davvero padroni del nostro destino? In che misura le cose dipendono da noi? In che misura siamo davvero liberi di realizzare i sogni che portiamo nel cuore?
Ascoltiamo: «Il Regno di Dio è come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa…».
Proviamo a “tradurre” questo testo. Il Regno di Dio opera laddove diciamo con gioia e umiltà al Signore, ad esempio all’inizio di ogni giornata: «Fai tu, prendi in mano la mia vita, guidami, opera in me… io farò del mio meglio, ma voglio che sia tu il Centro di Gravità della mia vita!». Questa “consegna” produce, come effetto meraviglioso, la liberazione dall’ansia e dalle inquietudini, dovute alle avversità della vita, perché sappiamo che il Signore è “al timone della nostra esistenza” e qualunque cosa accada, crescerà in noi – non si sa come, ma crescerà! – il suo regno, che è «santità, pace e gioia nello Spirito Santo» (Rm 14,17).
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No, non siamo pienamente padroni del nostro destino, ma abbiamo una strada certa per realizzare i desideri più profondi del nostro cuore: se dinanzi a Dio accettiamo di esser piccoli come un «granello di senape», e ci manteniamo «pieni di fiducia» (seconda lettura: ripetuto due volte), perché Egli è in grado di farci crescere, anche e soprattutto laddove facciamo esperienza dei nostri limiti e ci scontriamo con i peggiori imprevisti della vita
Come si legge in un Salmo: «Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore» (Sal 37,4).
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