don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo di domenica 14 Maggio 2023

«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti».

Queste parole di Gesù possono essere intese correttamente secondo due diversi significati.

Un primo, quello più immediato, è il seguente: noi mostriamo a Gesù che lo amiamo veramente se osserviamo i suoi comandamenti. Come scrive lo stesso san Giovanni nella sua prima lettera «Da questo sappiamo di averLo conosciuto (= amato): se osserviamo i suoi comandamenti» (cfr. 1Gv 2,3). 

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Tuttavia, non ci si può fermare a questo primo significato. Ce n’è un altro più profondo ed “evangelico”. Queste parole significano prima di tutto: «Amatemi, perché solo se mi amate sarete in grado di osservare i comandamenti!». 

Ciò che distingue la spiritualità cristiana da ogni altra forma di religiosità è la “priorità della Grazia”, del dono di Dio, cioè dell’Amore. Il nostro amore per Dio non è che una risposta al suo Amore che sempre ci precede e non dipende dalla nostra condizione morale. È il suo Amore che ci dà la forza di amare i fratelli e di osservare i comandamenti: «Noi amiamo Dio – scrive san Giovanni – perché egli ci ha amati per primo» (1Gv 4,19). Ciò detto – e qui si tocca una questione molto seria! –, se noi non corrispondiamo a questo amore – e siamo “liberi” di farlo! – non saremo in grado nemmeno di osservare i comandamenti, rimarremo separati da Lui, diverremo come tralci infruttuosi, secchi e destinati al “fuoco” (cfr. Gv 15,6). 

Qualcuno obietterà, dimostrando di essere rimasto ancora all’Antico Testamento: «Ma io osservo già i comandamenti!… Non uccido, non rubo!». Ci mancherebbe… la domanda da porsi è un’altra: «Sto cercando di amare gli altri COME Gesù ama me?». Perché tutti i comandamenti si riassumono in questo “comandamento di Gesù” (cfr. Gv 15,12).

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