«La sua mano forte non mi lascerà»
Pagina stupenda, quella del vangelo di questa domenica, specialmente nel momento in cui ci rendiamo conto che parla di noi.
Gesù, evidentemente stanco delle folle che lo volevano acclamare re dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, “costringe” anche i suoi discepoli a salire in barca e a lasciarlo solo. Sale sul monte a pregare, a tu per tu con il Padre, dando a noi un esempio su come rigenerarci quando ci sentiamo svuotati e sfiduciati.
Nel frattempo, lontano da Lui la barca dei discepoli affronta un vento forte e contrario. Sul finire della notte il Signore va loro incontro camminando sulle acque. «Coraggio, sono io, non abbiate paura!», dice loro, poiché pensavano di vedere un fantasma. Pietro, preso dall’entusiasmo, esclama: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque!». E Gesù gli dice: «Vieni!». In forza di questa parola, Pietro cammina sulle acque, ma a un certo punto «vedendo che il vento era forte», s’impaurisce e, cominciando ad affondare, grida: “Signore, salvami!»”. E subito Gesù tende la mano, lo afferra e gli dice: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
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Pietro dimostra di avere “almeno un po’” di fede perché si fida di Gesù che lo invita a camminare sulle acque; ma non è una fede piena e senza dubbi, perché a un certo punto distoglie il suo sguardo dal Signore, lo volge verso il vento e il mare in tempesta e prevale il giudizio umano sull’abbandono incondizionato in Dio. Per questo inizia ad affondare… Ma, ancora una volta, esprime la sua fede con il grido: «Signore, salvami!».
Anche noi facciamo fatica ad avere una fede granitica, senza dubbi, specialmente quando le “forze contrarie” minacciano la barca della nostra vita e quella dei nostri cari. E capita anche a noi, come a Pietro, di gridare a Gesù solo nel momento in cui si sembra di affondare… Ma buona notizia è che in quel momento, anche se abbiamo “poca fede” Gesù non ci abbandona: come dice un bel canto, la «sua mano forte» è sempre pronta ad afferrarci e «non ci lascerà».
Vogliamo verso di Lui i nostri occhi, come si legge nel Salmo 25: «I miei occhi sono sempre rivolti al Signore, è lui libera dal laccio del nemico il mio piede!».
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