«Le mie pecore ascoltano la mia voce»
«Le mie pecore ascoltano la mia voce», dice Gesù nel vangelo di questa domenica.
Il verbo “ascoltare” è uno dei più importanti di tutta la Scrittura. Basti ricordare che San Paolo giunge ad affermare che «la fede deriva dall’ascolto» (Rm 10,17). Perché?
Perché l’ascolto è l’atto essenziale con cui si fa spazio nel proprio cuore all’altro, a Dio e al prossimo. Mentre il “vedere” può essere animato anche dall’egoismo e dalla “concupiscenza” (la «concupiscenza degli occhi» di cui parla 1Gv 2,16), l’ascolto detronizza l’“ego” e mette al centro il prossimo. È quindi un puro atto di amore.
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Come diceva un teologo tedesco del secolo scorso, «il primo servizio che si deve al prossimo è ascoltarlo. Come l’amore di Dio incomincia con l’ascoltare la sua Parola, così l’inizio dell’amore per il fratello sta nell’imparare ad ascoltarlo» (D. Bonhoeffer, La vita comune).
Al riguardo, vale la pena ricordare che «il primo comandamento», il cosiddetto “comandamento dell’amore”, non inizia con il comando «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore…ecc. e il tuo prossimo come te stesso», ma con un invito all’ascolto: «Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore…».
Essere cristiani vuol dire scegliere liberamente e consapevolmente di ascoltare Gesù per fargli spazio nel proprio cuore, in modo che ci renda capaci di amare in modo grande Dio e il prossimo. È scegliere di fare di Lui l’unico Signore e Pastore della nostra vita: di porre la sua Parola come metro di giudizio delle “parole del mondo” e di ogni altra parola. Chi rifiuta di ascoltare la Parola di Dio finirà inevitabilmente con il seguire altri “pastori”, che poi in realtà sono “mercenari” che ci tolgono la vera libertà (cf. Gv 10,12-13): come, ad esempio, la vanagloria, l’orgoglio, l’avidità e ogni genere di bramosie.
Rinnoviamo con gioia la scelta di ascoltare e seguire Gesù, sapendo che possiamo fidarci di Lui perché è il “pastore buono” che dà la vita per le proprie pecorelle. Con Lui siamo al sicuro dai mercenari e “nessuno potrà mai strapparci dalla sua mano!”