SOLO PER OGGI
Il tempo appartiene a Dio e a Dio soltanto. San Giacomo, nella prima lettura, ci mette in guardia da una presunzione sottile, tipica dell’uomo moderno: quella di programmare il proprio tempo e la propria vita come se ne fossimo i padroni. Scrive: «Voi dite: “Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni”, mentre non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare. Dovreste dire invece: “Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello”. Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo. Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato».
L’arroganza di cui parla Giacomo è quella di chi organizza il proprio tempo solo per curare i propri affari e i propri interessi, presumendo che poi ci sarà un tempo anche per fare del bene agli altri. Ciononostante, può accadere, come fa Giovanni nel vangelo odierno, che troviamo comunque il tempo per criticare chi fa del bene ma non rientra appieno nei nostri schemi canonici di “cattolico doc”, invece di preoccuparci di fare noi il bene nel momento presente. Per fare il bene, come scriveva san Giovanni XXIII, ho solo l’oggi. Perciò san Giacomo afferma che se non faccio il bene oggi commetto un peccato di omissione!
Ecco “l’inno alla quotidianità” di papa Roncalli:
«Solo per oggi crederò fermamente,
nonostante le apparenze contrarie,
che la Provvidenza di Dio si occupi di me
come se nessun altro esistesse al mondo.
Solo per oggi avrò cura del mio aspetto;
non alzerò la voce, sarò cortese nei modi,
non criticherò nessuno,
non pretenderò di migliorare nessuno se non me stesso.
Solo per oggi compirò una buone azione e non lo dirò a nessuno.
Solo per oggi dedicherò dieci minuti
a qualche buone lettura ricordando che,
come il cibo è necessario al corpo,
così la buona lettura alla vita dell’anima.
Solo per oggi non avrò timori.
Non avrò paura di godere
Ciò che è bello e di credere alla bontà.
Solo per oggi mi farò un programma:
forse non lo seguirò a puntino ma lo farò
e mi guarderò da due malanni: la fretta e l’indecisione.
Posso ben fare per dodici ore ciò che mi sgomenterei
Se pensassi di doverlo fare per tutta la vita».
Quanta sapienza, quanta semplicità in queste parole del “Papa buono”!
O Maria, Specchio della Santità divina, insegnaci a vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, operando in ogni cosa per la maggior gloria di Dio. Amen.