don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del giorno – 17 Febbraio 2022

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IL VANGELO DELLA CROCE

«Gesù cominciò a insegnare ai suoi discepoli che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere». È il Vangelo della croce: il cibo solido della fede cristiana. Tanti cristiani non arrivano a questo livello e credono che la fede serva solo ad allontanare la sofferenza. «Voi venite solo a chiedere di togliervi le croci!», diceva spesso San Pio da Pietrelcina ai fedeli che accorrevano a lui -, «dovreste invece chiedere a Dio di aiutarvi a portarle per la vostra salvezza!».

Quando arriveremo in Cielo capiremo che alcune croci che il mondo considera “dis-grazie” sono le grazie più grandi, che conducono a Dio e al suo Regno di amore. Ma è necessario lo Spirito Santo, un “amore puro” per comprendere il Vangelo della croce.

Pietro e gli altri apostoli all’inizio non lo comprendono. Per questo Gesù dice a Pietro, che non voleva sentire parlare di sofferenza e morte: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

Sarà lo Spirito Santo, invocato in presenza della Madre di Dio, che permetterà loro di capire il valore della nostra sofferenza, quando diventa “la sofferenza di Cristo” perché accolta in unione al suo Sacrificio di Amore.  Lo stesso san Pietro scriverà, infatti: «Nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare» (1Pt 4,13).

Se non arriviamo ad abbracciare le croci che Dio dispone sul nostro cammino, significa che il nostro amore per Dio è ancora “carnale” e  ha bisogno di purificarsi.

Gesù diceva a Santa Faustina Kowalska: «Mi piace molto la tua fiducia, ma l’amore sia più ardente. Un amore puro dà forza all’anima mentre attraversa momenti di agonia. Quando agonizzavo sulla croce non pensavo a Me, ma ai poveri peccatori e pregavo il Padre per loro. Voglio che anche i tuoi ultimi momenti siano completamente simili ai Miei sulla croce. Uno solo è il prezzo col quale si riscattano le anime e questo prezzo è la sofferenza unita alla Mia sofferenza sulla croce. L’amore puro comprende queste parole; l’amore carnale non le comprenderà mai» (Diario. La misericordia divina nella mia anima, 12 agosto 1934).

O Maria, Vergine sapiente, aiutaci a vivere nella letizia il Vangelo della croce. Amen!

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