don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del giorno – 10 Aprile 2022

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Disarmante bontà

Nel racconto della Passione secondo Luca, che ascolteremo in questa Domenica delle Palme, sorprende la Bontà inaudita di Gesù dinanzi alla ferocia dei suoi aguzzini. Quando viene crocifisso, dice: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno!». Ci può essere al mondo un cuore più buono di questo?

«Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno».  È il grido che attraversa i secoli e che riguarda anche noi. Per quel grido possiamo essere perdonati ogni volta che compiamo il male e non ci rendiamo conto delle sue conseguenze “mortali”: del fatto che con i nostri peccati siamo anche noi responsabili della Passione di Gesù.

Come reagiamo dinanzi a tanta Bontà? E come hanno reagito quegli uomini che avevano messo Gesù in croce?

Furono presi da “grande timore” ‒ si legge nel vangelo – cioè si resero conto di trovarsi dinanzi a qualcosa di “divino”. Tant’è che dicevano: «Costui era davvero il figlio di Dio!”» (cfr. Mt 27,54).

Non c’è niente di più “divino” della Bontà, quando sa prendere su di sé il male fino a distruggerlo. Questa Bontà non la possiamo imitare. Possiamo solo accoglierLa! È la Vita stessa di Gesù in noi, che ci è data mediante la fede. Ecco perché anche il primo martire, Stefano, muore come Gesù, perdonando i suoi lapidatori. Probabilmente è in quel momento che il giovane fariseo Saulo (alias San Paolo) cominciò ad andare in crisi… Perché Dio, attraverso la Bontà, disarma anche i cuori più lontani e li attira a sé.

Viene in mente quanto scriveva Giuseppe Prezzolini a papa Paolo VI: «Santità, c’è un solo modo per attirare i lontani! Gli uomini di Chiesa devono essere soprattutto buoni e mirare ad uno scopo soltanto: creare degli uomini buoni. Non c’è nulla che attiri come la bontà, poiché di nulla noi miscredenti siamo tanto privi. Di gente intelligente il mondo è pieno, di gente colta ce n’è fin troppa: quel che manca è la gente buona. Formarla è il compito della Chiesa: per attrarre gli uomini al Vangelo, tutto il resto è secondario. L’intelligenza suscita ammirazione, la cultura strappa applausi ma soltanto la bontà attira». Amen.

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