don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 5 Gennaio 2022

1055

AMARE CON I FATTI, NON A PAROLE

La Prima Lettera di San Giovanni è il testo del Nuovo Testamento che parla maggiormente dell’amore, inteso in senso cristiano, in greco “agàpe”. Non solo ricorda che il comandamento dell’amore riassume l’insegnamento di Cristo e che l’amore viene da Dio, ma Dio è in se stesso «Amore» (1Gv 4,8.16). Nel brano di oggi, Giovanni ricorda che l’essenza dell’amore è dare la vita per il fratello: «In questo abbiamo conosciuto l’amore – scrive il quarto evangelista – nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita».

Una vita donata per gli altri è una vita ben vissuta. Una vita tenuta per sé è un fallimento, una vita sprecata.

È importante che mi chieda ogni giorno: sto spendendo la mia vita per gli altri oppure la sto vivendo per me stesso? Sono più simile una candela che dà luce mentre si consuma e si sacrifica per amore dei fratelli, mettendo davanti il loro bene e la loro felicità, oppure a un fuoco divoratore, che cerca di nutrirsi delle cose e delle persone che ha intorno? Sono, come Gesù, simile a un “pane di vita” che accetta di essere “mangiato” perché gli altri vivano, oppure sono una bocca famelica, continuamente bisognosa dell’affetto altrui e dei beni di questo mondo? Sono più preoccupato di consolare o di essere consolato, da dare o di ricevere, di amare o di essere amato?

Rispondendo a queste domande, non posso nascondermi dietro le belle intenzioni, ma guardare alla mia vita concreta, quotidiana. A meno che non sia un monaco certosino, il mio dare la vita dovrebbe esprimersi in opere concrete, in “fatti”. Giovanni scrive: «Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità».

«Seguimi!», dice Gesù a Filippo. È la parola che rivolge anche a me questa mattina, e ogni mattina dal giorno della mia Confermazione. Seguire Gesù vuol dire amarlo sacrificando la mia vita per suo amore con i fatti e nella verità.

O Maria, Vergine offerente ai piedi della Croce, insegnaci – sull’esempio dei santi Magi – a lasciare ogni nostra sicurezza per cercare il Re che è nato per noi. Amen.

Fonte