Acqua nel deserto
La grazia di Dio fa vedere la vita laddove sembra regnare la morte
A motivo dell’insofferenza della moglie Sara, Abramo manda via dalla propria abitazione Agar e il figlio Ismaele. Essi si inoltrano nel deserto e la situazione si fa ben presto drammatica, perché l’acqua viene a mancare. Il Signore ode la voce di Ismaele e il pianto di Agar, che diceva tra sé:  «Non voglio veder morire il fanciullo!». «Le aprì gli occhi ed ella vide un pozzo d’acqua». E grazie a quel pozzo poterono sopravvivere.
La disperazione impediva ad Agar di vedere il pozzo d’acqua. Quando le cose vanno male, il tentatore vuole farci credere che siamo davanti a un vicolo cieco per gettarci nella disperazione. La grazia di Dio, invece, ci mostra sempre una risorsa di vita anche laddove umanamente sembra che ci sia solo il deserto!
Come proclama il Salmo di oggi: «Il Signore ascolta il grido del povero, lo salva da tutte le sue angosce».
Non sempre sappiamo riconoscere l’opera liberatrice di Dio, perché facciamo prevalere gli interessi mondani a quelli che riguardano la sfera spirituale.
È quanto accade nell’episodio della liberazione dei due indemoniati nel paese dei Gadarèni, riportato nel vangelo di oggi. Gesù li fa passare dal regno dei morti al regno dei viventi, ma i mandriani e gli abitanti di quel paese, maggiormente preoccupati della perdita economica causata dai porci precipitati dalla rupe, gli chiedono di allontanarsi dal loro territorio.
«Niente anteporre all’amore di Cristo», scriveva san Benedetto nella sua Regola.
Donaci, Signore, di non anteporre nulla e nessuno al tuo amore e di cercare ogni giorno in Te la sorgente della vita. Amen.