DIFESI E PROTETTI
Noi mostriamo che amiamo veramente Dio perché confidiamo nella sua Forza, non solo nelle nostre forze, e combattiamo con le armi che ci ha messo a disposizione!
Sappiamo poco sugli angeli, perché sono creature invisibili e immateriali. Tuttavia, essi operano in modo misterioso e reale nella nostra vita. Lo fanno per conto di Dio, nel senso che la loro volontà è sempre perfettamente sottomessa a quella divina. I demòni, invece, la cui natura angelica originaria si è irrimediabilmente corrotta a causa della disobbedienza, hanno scelto di non sottomettersi alla Divina Volontà. Dio, nella sua infinita Clemenza, non li ha annientati – come avrebbe potuto -, ma permette loro di esistere e di agire secondo ciò che hanno scelto. Essi trovano infatti soddisfazione nel compiere il male, in particolare nell’indurre le anime degli uomini a fare ciò che essi hanno fatto: a ribellarsi a Dio. Tuttavia, siccome l’Altissimo volge ogni cosa – per coloro che lo amano – verso il trionfo finale e definitivo del bene, nella sua Somma Sapienza, fa concorrere anche l’opera malvagia dei demoni verso un fine di salvezza. Noi mostriamo che amiamo veramente Dio perché confidiamo nella sua Forza, e non solo nelle nostre forze, e combattiamo con le armi che ci ha messo a disposizione!
Un errore enorme che è entrato in parte della spiritualità cristiana contemporanea è l’aver dimenticato che la vita di fede è un combattimento e solo chi lotta sta in piedi! La principale arma in questo combattimento è la preghiera. Se non preghiamo siamo destinati a soccombere sotto il potere di satana, per due ragioni. Prima ragione: il demonio è più forte di noi. Seconda ragione: la difesa dal demonio è una grazia che Dio non ci concede di “default”, cioè in automatico; ce la concede solo se gliela chiediamo tramite la preghiera.
Infatti, Gesù ci insegna a chiedere: «Padre nostro… liberaci dal male!» e questo male è il maligno, come afferma il n. 2851 del Catechismo della Chiesa Cattolica. Il Padre nostro rappresenta la spina dorsale della preghiera del Santo Rosario, che è una delle armi più potenti nel combattimento contro lo spirito del male. La tradizione della Chiesa insegna che la nostra preghiera contro il male è tanto più efficace, quanto più è unita a quella degli angeli e della Chiesa, cioè dei santi, in particolare della Vergine Maria.
Molti maestri della fede hanno insegnato, con le parole e l’esempio, che il ricorso agli angeli è uno dei mezzi più efficaci per essere difesi dal demonio. Tra tutti gli angeli, la tradizione ci consegna solo tre nomi: Michele, Gabriele e Raffaele, che sono detti “arcangeli”, per il loro ruolo eminente in rapporto alla salvezza degli uomini. L’Arcangelo San Michele è quello che è maggiormente invocato come difensore contro satana. San Pio da Pietrelcina, che era molto devoto di San Michele, un giorno confidò a un suo confratello: «Guai a me se non ci mi avesse aiutato San Michele nella mia vita: a quest’ora vedresti Padre Pio sotto i piedi di Lucifero!»
Invocare l’aiuto dei santi arcangeli non è una forma di devozionismo, deriva, invece, dalla vera fede nella Provvidenza divina, che ha affidato a loro la missione di difenderci e di renderci vittoriosi nella “guerra” contro le contro le forze degli inferi. Come quando ci troviamo davanti a una persona malintenzionata chiamiamo la polizia in modo che la arresti e le impedisca di farci del male, così quando il demonio assale, invochiamo l’intervento dei santi angeli, affinché impediscano al maligno di prevalere su di noi.
Nel vangelo odierno Gesù dice: «Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo». È un’immagine che dice la profonda unità tra l’opera redentrice di Gesù e la missione degli angeli. Gesù è il ponte tra il cielo e la terra, ma su questo ponte sono in azione i santi angeli. Tanto più sappiamo ricorrere ad essi, quanto più sapremo essere fedeli a Cristo: camminare su questo ponte, senza deviare a destra e sinistra e scivolare nell’abisso del peccato.
I Santi Arcangeli e i nostri angeli custodi ci difendono dal drago infernale che il testo dell’Apocalisse oggi proclamato chiama «l’accusatore dei nostri fratelli». Michele, che significa “Chi è come Dio?” ci aiuta a vincere ricordando che solo uno è Dio, il Vittorioso sul male. Gabriele, che significa “Forza di Dio” ci aiuta a trovare forza e fiducia abbandonandoci nell’Amore immenso di Dio. Raffaele, che significa “Medicina di Dio” ci aiuta a guarire dai morsi del demonio, specialmente da quelli causati dagli scrupoli e dai sensi di colpa.
Santi Arcangeli e angeli tutti del Signore, manteneteci sempre sul ponte dell’umanità gloriosa di Gesù, per giungere alla meta celeste, dove canteremo con voi incessantemente la gloria di Dio. Amen.