don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 24 Gennaio 2022

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IL PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO

Gli scribi accusano Gesù di essere «posseduto da Beelzebùl» e do scacciare i demòni «per mezzo del capo dei demòni». La risposta di Gesù è durissima: «In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».

Il peccato contro lo Spirito Santo è sempre un peccato di orgoglio e si può manifestare in un atteggiamento continuo di critica e di giudizio verso i fratelli. È il peccato di Lucifero, che presume di essere un dio, poiché giudica Dio stesso non degno di essere servito.

Tutti i peccati possono essere perdonati perché hanno a che fare una radicale fragilità presente nel cuore umano, ma il peccato contro lo Spirito Santo non può essere perdonato, perché è un peccato “spirituale”: è una scelta pienamente libera e consapevole di mettersi al posto di Dio nel giudicare gli altri e la realtà. Ovviamente non può essere perdonato non per un limite della misericordia di Dio, ma per una totale chiusura del cuore superbo al suo Amore. Chi ha il cuore ricolmo di orgoglio e di superbia non avverte più nemmeno l’esigenza di essere salvato da Dio. Se dice «Pietà di me, Signore», sono parole vuote e formali… In realtà egli si crede perfetto e il suo più grande piacere sta nel giudicare gli altri, nell’indicare continuamente il male che c’è negli altri, piuttosto che esaminare se stesso e fare penitenza.

Questo atteggiamento rende il cuore agitato, inquieto, scontroso, insofferente di tutto, polemico… L’umiltà e la mitezza sono, invece, l’antidoto migliore per evitare di cadere nel peccato contro lo Spirito Santo e di queste virtù san Francesco di Sales è stato un esimio maestro.

Ecco un brano dal suo Trattato dell’amore di Dio, in cui evidenzia con grande finezza e profondità la differenza abissale tra l’animo buono, umile e timorato di Dio dall’animo orgoglioso, malvagio, criticone, che vede sempre il male in ogni cosa e in ogni persona:  

«Uno dei migliori contrassegni della bontà di tutte le ispirazioni, e particolarmente di quelle straordinarie, è la pace e la tranquillità del cuore di chi le riceve; poiché lo spirito divino è in verità violento, ma di una violenza dolce, soave e pacifica. Viene come un vento impetuoso e come un fulmine dal cielo, ma non atterra gli apostoli né li turba; lo spavento causato dal suo fragore è momentaneo, per cui quel fuoco si posa sopra ciascuno di essi, quasi per prendervi e comunicare loro il suo santo riposo.

E come il Salvatore è chiamato quieto e pacifico Salomone, così la sua sposa è detta Sulamite, cioè tranquilla e figlia di pace; e la voce, ossia l’ispirazione dello sposo, non la agita né la turba minimamente, ma la attrae così soavemente da farla liquefare dalla dolcezza e versare in lui la sua anima. L’anima mia, ella dice, si è liquefatta quando ha parlato il mio diletto. E sebbene sia bellicosa e battagliera, tuttavia è nello stesso tempo talmente pacifica, che anche in mezzo agli eserciti e alle battaglie canta un’incomparabile melodia. … Così i servi di Dio, che ebbero le più alte e sublimi ispirazioni, furono i più dolci e pacifici dell’universo, come Abramo, Isacco, Giacobbe. Mosè è definito il più mansueto degli uomini, Davide è celebre per la sua mansuetudine.

Al contrario, lo spirito maligno è turbolento, aspro, agitatore; e coloro che seguono le sue ispirazioni infernali, credendole ispirazioni del cielo, sono generalmente riconoscibili, perché inquieti, testardi, superbi, invadenti e imbroglioni, e, sotto pretesto di zelo, mettono sossopra ogni cosa, criticano tutti, rimproverano ognuno, biasimano ogni cosa: gente senza condiscendenza, insofferenti di tutto, presi dalla passione dell’amor proprio che vogliono far passare per zelo per l’onore divino» (Trattato dell’amor di Dio, Libro VIII, capitolo XII).

O Maria, Madre dolcissima, allontana da noi lo spirito di giudizio e di critica e aiutaci ad essere, sull’esempio dei Santi, miti costruttori del Regno di Dio. Amen.

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