Mai più soli
Ci basta pensare a Gesù per esultare di gioia, per stringerci a Lui e sentirci al sicuro “all’ombra delle sue ali”
«C’erano con Gesù i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: [tra cui] Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni» (Lc 8,2).
È il ritratto saliente che l’evangelista Luca fa della santa di cui oggi ricorre la festa: santa Maria Maddalena. Gesù le ha cambiato la vita e lei in cambio gliel’ha donata completamente.
Il racconto odierno dell’evangelista Giovanni è di una bellezza narrativa singolare! Lascia trasparire in tutta la sua profondità il legame tra la Maddalena e Gesù.
La donna è in lacrime presso il sepolcro vuoto. «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto!» – esclama. Da notare quel «il mio Signore». Maria pensava a Gesù come a un suo “possesso”, un tesoro che le era stato tolto. È un pianto dovuto, almeno in parte, alle proprie ferite interiori. I sette demoni avevano messo in crisi la propria autostima e pertanto aveva riposto tutte le sue sicurezze nell’umanità del Gesù terreno. Ora quelle sicurezze sembravano crollare all’improvviso! Non riusciva a immaginare di poter vivere senza di Lui; di poter camminare da sola, sulle proprie gambe. Aveva bisogno del “suo” Gesù come di un bastone che le dava sicurezza!
Mentre pensava dentro di sè a tutto questo, sente pronunciare il proprio nome in un modo unico, come dice quel bel canto che forse ha preso ispirazione proprio da questa pagina del vangelo: «Quante volte un uomo con il nome giusto mi ha chiamata | Una volta sola l’ho sentito pronunciare con amore…».
Le lacrime di dolore divengono lacrime di gioia. Maria si getta ai piedi del Signore e vorrebbe trattenerlo, perché è il “suo” Gesù… «Non mi trattenere, ma va’ dai miei fratelli…!» – le dice.
In questo modo le cambia la vita per una seconda volta, ma in un modo più grande. Le fa capire che quell’uomo, che aveva confuso con il giardiniere, è il Dio della vita che da quel giorno avrebbe potuto sempre trovare e abbracciare nel giardino del proprio cuore! Mai più si sarebbe sentita sola!
Le parole sublimi del Cantico dei Cantici – nella prima lettura – fanno da corollario a questo racconto: «Ho cercato l’amore dell’anima mia; l’ho cercato…». «Trovai l’amore dell’anima mia. Lo strinsi forte e non lo lascerò!». Così nel Salmo di oggi si legge: «Quando penso a te… esulto di gioia all’ombra delle tue ali. A te si stringe l’anima mia: la tua destra mi sostiene».
Che dono immenso poter credere a un Dio crocifisso per amor nostro e risorto dalla morte! Ci basta pensare a Gesù per esultare di gioia, per stringerci a Lui e sentirci al sicuro “all’ombra delle sue ali”, come pulcini che si stringono sotto le ali della chioccia!
Santa Maria Maddalena è la prima di una serie sterminata di santi e di sante che hanno scoperto che il tesoro che cercavano al di fuori, nelle creature, era in realtà dentro di loro, come scrive Sant’Agostino: «Tu [o mio Dio] eri dentro di me, e io invece ti cercavo là fuori. … Mi tenevano lontano da Te quelle creature che non esisterebbero se non esistessero in Te!».
Pensiamo spesso a Gesù, l’amore delle nostre anime, per esultare gioia all’ombra delle sue ali. Amen!