IL DONO DELLA FEDELTÀ
Chi di noi può dire di essere in grado di affrontare la persecuzione rimanendo fedele a Cristo? La Parola di Dio ci rassicura ricordandoci che è lo Spirito Santo che ci fa vincere ogni paura e ci dà la forza per essere testimoni fedeli di Gesù ai piedi della croce.
Paolo considera Abramo il “padre di tutti i credenti”, perché ha avuto fede in Dio «contro ogni speranza», obbedendogli quando gli ha chiesto di portare suo Figlio Isacco sul monte del sacrificio. Dio non gli ha chiesto di ucciderlo, ma di portarlo sul monte. Ma al tempo di Abramo era molto diffusa la pratica aberrante del sacrificio dei figli per onorare le divinità pagane. Il Signore intende perciò mostrare che non è come gli altri gli “dèi”, che poi in realtà non sono altro che demòni sanguinari. Egli è il Dio della vita, non della morte!
Abramo può scendere dal monte con l’amato figlioletto che aveva temuto di perdere, anche se – come scrive l’Apostolo – non aveva mai dubitato della bontà di Dio, perché certo che Dio «dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non esistono».
La fede di Abramo prefigura quella di Maria. Con una differenza non da poco: Abramo era disposto a offrire suo figlio a Dio, ma lo ha riavuto incolume. Maria, invece, ha assistito all’atroce morte in croce del suo Figlio Gesù e lo ha riavuto il terzo giorno. Sul Calvario la Madre celeste ha perciò pronunciato il suo “fiat” più alto e sublime! Un fiat reso possibile dallo Spirito Santo che ricolmava il suo cuore.
È lo Spirito Santo che conferisce forza ai credenti nella prova, come si legge anche nel vangelo odierno. Gesù esorta i suoi discepoli a non preoccuparsi per le persecuzioni, nemmeno nel caso fossero portati davanti ai magistrati, perché lo Spirito Santo li avrebbe sostenuti: avrebbe insegnato loro «in quel momento» che cosa dire.
Quanto è incoraggiante questa parola! Chi di noi può dire di essere in grado di affrontare la persecuzione o il martirio rimanendo fedele a Cristo? Se dipendesse solo da noi ci sarebbe da preoccuparsi! Ma la Parola di Dio ci rassicura affermando che è lo Spirito Santo che consente di vincere ogni paura e ci dona di essere testimoni fedeli ai piedi della croce, come Maria e Giovanni. È un dono però riservato a coloro che non attendono il tempo della prova per invocare Dio, ma perseverano giorno dopo giorno nel suo Amore, cercando di essere fedeli nelle piccole cose.
La Sacra Scrittura afferma che il Signore è «come un’aquila che veglia sulla sua nidiata» (Dt 32,11). Un piccolo aquilotto, nel suo nido, è debole e incapace di difendersi dai predatori. Ma non ha paura perché sa che mamma aquila veglia costantemente su di lui. Similmente, noi sappiamo di essere deboli, ma se camminiamo nello Spirito, cioè se siamo fedeli alla nostra preghiera quotidiana ed evitiamo i peccati volontari, siamo tranquilli, perché sappiamo che il Padre, per mezzo del Figlio e dello Spirito Santo, e veglia costantemente su di noi.
O Maria, Vergine fedele ai piedi della croce, ottienici di essere fedeli a Gesù nelle cose di poco conto, per essere in grado di rimanere fedeli nel tempo della prova. Amen.