don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 16 Giugno 2021

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Il vento della riconoscenza gioiosa

«Chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà». Paolo enuncia qui un detto sapienziale che non riguarda solo l’invito a prendere parte con generosità a una colletta a favore dei poveri, ma l’insieme della vita cristiana. Gesù stesso ha insegnato che a ciascuno verrà dato secondo la misura della propria generosità: «Con la misura con la quale misurate – disse – sarà misurato a voi in cambio» (Lc 6,38). Pertanto, chi punta al minimo in questa vita, riceverà il minimo nel Regno dei Cieli.

L’Apostolo enuncia subito dopo un altro principio generale: «Dio ama chi dona con gioia». Non basta donare con generosità, occorre farlo con gioia. È chiaro che la gioia deriva dall’amore riconoscente verso Dio. Siamo felici quando ci doniamo gratuitamente al prossimo, sapendo che Dio si è donato totalmente e gratuitamente a noi!

Il vangelo di oggi ci ricorda che l’elemosina è una delle tre opere fondamentali della giustizia cristiana, accanto alla preghiera e al digiuno. La giustizia è ciò che ci rende graditi a Dio. Siamo graditi a Dio quando compiamo queste tre opere: gli consegniamo i beni materiali e spirituali tramite l’elemosina e la carità, gli consegniamo il nostro cuore tramite la preghiera e il nostro corpo tramite il digiuno.

Queste opere sono compiute anche in altre religioni. Ciò che contraddistingue il discepolo di Gesù è che le mette in pratica con spirito di gratuità e non cercando il proprio interesse, solo ed esclusivamente per riconoscenza verso Dio, dal quale si sente amato immensamente e senza condizioni. Se, invece, queste opere sono compiute per piacere agli uomini perdono valore davanti a Dio.

Come un aquilone ha bisogno di essere sospinto da un vento ascendente per innalzarsi in cielo, così le nostre opere possono salire a Dio solo se animate da un amore puro, umile, gioioso e riconoscente.

Chiediamo a Dio di purificare le intenzioni del nostro cuore, perché sappiamo praticare la carità, la preghiera e il digiuno con gioia e generosità, cercando soltanto la gloria di Dio, non la nostra gloria. Amen

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