don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 15 Gennaio 2022

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BELLEZZA LUCIFERINA

Saul, descritto nel brano del Primo Libro di Samuele come «prestante e bello», il «più bello» tra gli Israeliti, viene scelto da Dio per essere consacrato re d’Israele. Eppure, poco dopo, Dio stesso lo rigetta a causa della sua disobbedienza, perché – come avrebbe detto per bocca del profeta – «Obbedire è meglio del sacrificio» (1Sam 15,22).

A differenza di Saul, il suo successore, Davide, pur essendo un uomo fragile e volubile, non trasgredisce consapevolmente gli ordini del Signore e quando si rende conto di aver peccato, grazie alla parola del profeta, si pente con tutto il cuore. Per questo viene benedetto e dalla sua discendenza nascerà il Messia.

È interessante l’accostamento con il Vangelo di oggi. Gesù si rivolge agli scribi e ai farisei. Altrove aveva apostrofato gli anziani e i capi del popolo con parole pesanti come un macigno: «I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio» (Mt 21,31). Oggi dice: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Ciò che accomuna Saul e i farisei è l’orgoglio che porta a credersi “sani”, “giusti” e a stabilire per conto proprio che cos’è bene e che cos’è male, senza lasciarsi guidare dalla Parola dei “profeti”, cioè dei “portaparola” del Signore. Si arriva, pertanto, a considerare il bene un male e il male un bene! Questi saranno gli ultimi nel regno dei cieli, sempre che riescano ad entrarci. L’adultero Davide, sinceramente pentito per i propri peccati, passa davanti al disobbediente e orgoglioso Saul, il cui peccato più grave consiste nel non riconoscere la propria colpa, nel credersi sano quando ha bisogno di guarigione. Evidentemente, come un novello Lucifero, era ammaliato dalla propria bellezza e dal proprio potere e aveva scelto perciò di agire di testa sua. Così i pubblicani e le prostitute convertiti passano davanti agli scribi e farisei, anch’essi affascinati dalla bellezza della religiosità esteriore di cui si erano ammantati.

O Maria, Vergine obbedientissima, non permettere che si allontani mai da noi la benedizione del Signore e la pace del cuore. Amen.

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