don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 13 Luglio 2021

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Il Sole dopo la tempesta

È proprio dopo i giorni di tempesta che possiamo maggiormente riscoprire la bellezza di Gesù, Sole della nostra vita.

La storia di Mosè inizia nel segno della tribolazione, in un momento drammatico per il popolo di Israele. Non solo il faraone aveva aumentato il carico di lavoro, ma aveva ordinato altresì la morte di ogni neonato maschio. Mosè vuol dire “salvato dalle acque”: un nome che preannuncia anche la missione che Dio gli affiderà. Dio, infatti, avrebbe salvato Israele dall’Egitto con mano potente, facendolo passare attraverso le acque del Mar Rosso.

Come nella storia di Giuseppe, anche in quella di Mosè si coglie un magnifico disegno provvidenziale. Trovato dalla figlia del faraone e cresciuto alla sua corte, diviene per lei come un figlio. Ma, dopo aver colpito a morte un egiziano, per difendere un ebreo, fugge nel deserto. Ed è a questo punto, proprio mentre dal punto di vista umano Mosè sembra caduto in disgrazia, che inizia l’esperienza più bella e importante della sua vita: l’incontro con il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe.

Tutto questo anticipa la sapienza del vangelo e della croce, in cui Gesù mette in guardia coloro che, pur avendo ascoltato la sua Parola, continuano a vivere da gaudenti, facendo del benessere e del ventre il loro “dio” (cf. Fil 3,19). Il Vangelo di oggi ci ricorda che Corazìn, Betsàida e Cafarnao hanno veduto molti prodigi, ma non si sono convertite, e hanno continuato a vivere seguendo la condotta viziosa e immorale dei pagani. Perciò saranno giudicate severamente, come chiunque ha conosciuto Cristo ma continua a vivere come un pagano. Infatti – come scrive san Giovanni – non può esserci «l’amore del Padre» in chi ama la mondanità e vive nella concupiscenza (cf. 1Gv 2,15-16).

A volte c’è bisogno che arrivino i giorni di pioggia, per riscoprire la bellezza di fratello sole. Allo stesso modo, è proprio dopo i giorni di tempesta che possiamo riscoprire maggiormente la bellezza di Gesù, Sole della nostra vita.

Chiama anche noi, Signore, nel deserto, parla al nostro cuore e insegnaci a spogliarci di ciò che è superfluo, perché la nostra vita sia centrata solo su di Te, l’Unico necessario. Amen.

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