don Francesco Paglia – Commento al Vangelo del 6 Maggio 2020

“Io come luce sono venuto nel mondo, perché chi crede in me non rimanga nelle tenebre”.

Questa frase di Edith Stein spiega bene quanto Gesù dice sulla contrapposizione di luce e tenebre… Non parla solo della luce del sole e del buio della notte, ma di quello che ci accade dentro e che viviamo ogni giorno! Perché tanti, forse troppi, crediamo di vivere nella luce ma se confrontiamo la nostra vita su queste parole:amore e verità, ci renderemo conto che viaggiano su due binari paralleli… Senza incontrarsi…

Questo perché siamo bravi tutti a mostrare la nostra zona luce davanti agli altri, ma la nostra verità resta nella zona tenebra, dove ci coccoliamo che non la vede nessuno, dove la nascondiamo perché forse ci fa schifo vederla anche a noi stessi… Ma amore e verità devono essere illuminate dalla luce di Cristo, perché lui é luce, e la sua parola é verità, e l’amore, come anche la carità, espressione del suo amore del cuore né é la prova.

Guai a chi usa il fare carità per pulirsi la coscienza e far vedere così la sua zona luce per coprire la sua zona tenebra! Ma é quando l’amore é frutto della sua luce che ne sperimenti la bellezza, né vivi la forza, non ha bisogno di essere lodata, perché é già lode a Dio! Gesù é venuto perché non restiamo nelle tenebre… Ma siamo pronti ad odiare le nostre tenebre? O ce le giustifichiamo ancora che non sono nulla di grave? Che lo fanno tutti? Che sono il nostro modo per stare meglio visto che nessuno ci capisce?

Le giustificazioni dei più grandi peccati nascosti… Facciamoci illuminare da chi é la luce!



A cura di don Francesco Paglia

Coordinatore del Centro diocesano vocazioni della Diocesi di Frosinone

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