“lampada…. Sul lucerniere”
Cristiano da lampada sul lucerniere o cristiano da lampada sotto il moggio?
Davanti alla parola di oggi dobbiamo porci questa domanda….
Se la lampada é Cristo, questa é chiamata a risplendere per natura, la lampada non può che risplendere e portare luce in casa… E la luce si diffonde per natura sua non ha bisogno di sforzi particolari… Siamo chiamati solo a non nasconderla, a non aver paura di mostrarla, ad essere evangelizzatori coraggiosi!
Ma é anche possibile che il coraggio ci sia, ma che la luce che noi vogliamo proporre non Splenda come dovuto… Come mai? Siamo di quelli che ci tengono, che ci credono, ma non riusciamo a far risplendere questa luce…
Che succede? E lì iniziano la serie di giustificazioni assurde… Colpa di… Tutto il mondo che non ci tiene più, non ascolta, colpa della società ecc… Ma oggi davanti a questa parola c’è invece da chiederci: ma io questa luce l’ho incontrata? La vivo giorno per giorno? Illumina davvero la mia vita? O l’ho ridotta a tante belle nozioni, tante belle immagini, tante belle parole, tante belle esperienze… Che non illuminano in realtà né me, né gli altri?
Senza la gioia che viene da Lui non trasmetterò nessuna altra luce, se non il mio nervosismo, isterismo, saccentismo, ecc… Ma non la sua luce!
Il primo passo sta nel metterci in dialogo con Lui, riscoprire la luce di Dio, che forse abbiamo offuscato nella nostra vita!
A cura di don Francesco Paglia
Coordinatore del Centro diocesano vocazioni della Diocesi di Frosinone
La lampada viene per essere messa sul candelabro. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.