“rattristato per la durezza del loro cuore”
Ciò che più deturpa la bellezza di una persona é il cuore che non è capace di amare, la rende brutta, cupa, sospettosa, invidiosa, iraconda…
La rende tutt’altra cosa, al contrario di come Dio l’ha creata, persone dal cuore così non sono mai felici! E oggi questa tristezza la vive Gesù guardandoli, parlando con loro.. Ma che dico? Parlando con loro? Con gente dal cuore duro non si può parlare! Il vangelo infatti ci dice che stanno li ad osservare.. Chi ha il cuore duro vuole giudicare e condannare, non ascolta veramente, non vuole entrare in dialogo, ma ascolta studiando quello che dici per avere modo di punzecchiarti, per ribaltare le questioni, per trovare il capo di ciò accusati.. Non riuscendo ad amare può solo dgiidicare, mettersi sul piedistallo e stare li ad indicare.. Non sapendo amare pensa che il suo amore si riduca a una giustizia fatta di regole da rispettare senza mettere mai al centro il bene vero di chi gli sta davanti, e che invece ha bisogno di essere guardato, amato, aiutato…
Ma non basta, chi ha il cuore duro tace! Non si espone davanti, non si sporca le mani, solo perché vuole che a sporcarsi dovrai essere solo tu.. Infatti dopo che l’uomo guarisce tiene consiglio per condannare Gesù!
Il cuore duro.. Silenzioso, studioso, che condanna… Ma che non ama! In quale di questi aspetti il mio cuore sta diventando duro? Mettiamolo sotto il riflettore della parola, perché é un processo lento ma che lo porta nel baratro di chi poi non sarà capace più di voler bene!
A cura di don Francesco Paglia
Coordinatore del Centro diocesano vocazioni della Diocesi di Frosinone
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