“Questa generazione é una generazione malvagia, essa cerca un segno”.
Queste parole di Gesù mi fanno pensare molto alla sua esperienza e alla nostra esperienza di fede… Quante volte anche noi vorremmo un segno, un miracolo, quante volte sento dire “Se vedessi un miracolo sarei un santo!” espressioni del genere mi fanno capire quanto siamo davvero piccoli nella fede… Ma é la stessa esperienza che Gesù ha potuto costatare dal vivo, guardiamo ai Farisei, quella gente che voleva a tutti i costi prendere Gesù in fallo, e voleva avere invece dei segni per potergli credere, ma hanno visto gente risuscitare, gente guarire, il sole eclissarsi alla morte di Gesù… E niente! Cresceva la loro invidia, la loro rabbia, e il loro disgusto… Accecati dai loro pensieri e dalle loro false ragioni non sono stati capaci di andare oltre e di guardare davvero a ciò che Dio operava…
E così succede a noi, quanti miracoli abbiamo intorno quotidianamente, quanti segni della Provvidenza di Dio, eppure se siamo così accecati da noi stessi come i farisei, staremo lì a chiedere il mio miracolo, il mio segno… Questo mio che identifica lo sguardo rivolto a sé stessi e non a Dio… E quando c’è questo mio che il centro non é Dio, e lí, come dice Gesù “neanche se uno risorgesse dai morti” saremmo capaci di credere! Parlava di sé, parlava di noi…
A cura di don Francesco Paglia
Coordinatore del Centro diocesano vocazioni della Diocesi di Frosinone