“E se la tua mano ti é motivo di scandalo, cavala e gettala via da te”
Questo discorso di Gesù é sempre tra i più “taglienti” in tutti i sensi della parola!
Come si può essere capaci di cavarsi una mano? Noi che quando ci pungiamo un dito o ci tagliamo appena con un vetro subito andiamo in tilt per il dolore…
Una mano é preziosissima per l’uomo, per scrivere, per guidare, per fare qualsiasi cosa! Abituati alla necessità di entrambe non si come faremo senza una di esse! Eppure oggi Gesù ci dice che per assurdo, neanche questa é necessaria per il regno, anzi se ti scandalizza cavala e gettala via! Gesù parla per allegoria ovvio, non vuole che nessuno si cavi una mano, ma in questa allegoria ci riporta all’essenziale, alle cose più importanti davvero nella vita…
Invece siamo presi da tante altre cose, e queste cose addirittura ci fanno vivere nello scandalo…. Se un vizio lo coltiviamo solo nel segreto, di nascosto, questo é quella mano che pure ci sembra necessaria, perché a un vizio nessuno dirà: tu non mi servi… Ma quel male cavalo, non può mettere in te le sue radici, e gettalo via, allontanalo da te… Devi odiarlo, altrimenti ti trastullerai dicendo: ma tanto quando voglio smetto, so farne benissimo a meno, ecc….
Le mani ci parlano di quello che viviamo, madre Teresa faceva il suo esame di coscienza guardandosi le mani, che ti parlano di tutto quello che hai fatto… Di cosa ti parlano le tue mani?
A cura di don Francesco Paglia
Coordinatore del Centro diocesano vocazioni della Diocesi di Frosinone