Vangelo del giorno e breve commento a cura di Don Francesco Cristofaro.
Epifania del Signore
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
Il 7 gennaio riprende il tempo ordinario della Chiesa ed esattamente ripartiamo dalla seconda settimana del tempo ordinario.
Oggi, nel Vangelo del giorno, abbiamo l’inizio della missione di Gesù. Gesù, dopo che Giovanni viene arrestato, si ritira a Cafarnao. Diciamo che c’è un legame, una parola che accomuna la missione profetica di Giovanni Battista e la missione di Gesù. E questa parola qual è? Ve lo dico subito, ma leggiamo il Vangelo.
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Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Dal Vangelo secondo Matteo. Siamo al capitolo 4, versetti 12-25:
“In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea. Lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafarnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zabulon e di Neftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
‘Terra di Zabulon e terra di Neftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce;
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte,
una luce è sorta.’
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: ‘Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino.’
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il Vangelo del regno e guarendo ogni sorta di malattia e infermità nel popolo.
La sua fama si diffuse per tutta l’Assiria, e conducevano a lui tutti i malati: tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici, paralitici. Ed egli li guarì.
Grandi folle cominciarono a seguirlo: dalla Galilea, dalla Decapoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.”
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Parola del Signore.
Allora, avete capito qual è la parola che accomuna Giovanni Battista e Gesù? “Convertitevi.”
Ecco, c’è una necessità: se si vuole accogliere Cristo nella propria vita, bisogna fargli spazio. E per fargli spazio, bisogna svuotare ciò che c’è già, che non sempre è buono.
Avete presente i nostri piccoli o grandi depositi? Io ogni tanto penso a quello che dice mia madre o mio padre: “Più spazio c’è in una casa, più si ha bisogno di spazio.” Non si sa come, ma siamo sempre pieni di tante cose! E hanno ragione: nelle nostre case c’è un accumulo seriale di cose. A volte dici: “Devo comprarmi questa cosa perché non ce l’ho.” Poi magari giri, scavi, e la trovi. A volte la trovi anche doppia, perché conservi e non ti ricordi di averla.
Fatta questa piccola parentesi, ecco: per fare spazio a Gesù, dobbiamo liberare il cuore da ciò che lo ingombra, soprattutto da ciò che non va.
Gesù non abita in un cuore dove c’è rancore e odio. Gesù non abita in un cuore dove c’è desiderio di vendetta. Gesù non abita in un cuore dove si convive con le immoralità. Gesù non abita in un cuore dove c’è il peccato mortale.
Gesù non abita in un cuore in cui non c’è desiderio di santità. O meglio: Gesù è venuto per i malati, non per i sani. Gesù è venuto a chiamare i peccatori, non i giusti. Però, se tu chiudi il cuore e dici: “Io la santità non mi interessa. Gesù non mi interessa. La via del Vangelo non mi interessa. Il paradiso non mi interessa,” allora stai dicendo: “Gesù, ti chiudo la porta, perché di te non mi interessa.”
Invece, quando Gesù capisce che noi sì, siamo deboli, fragili, però lo vogliamo amare, lo vogliamo seguire, lo vogliamo imitare, lo vogliamo fare entrare nel nostro cuore, nella nostra vita, vogliamo che la sua parola ci aiuti, vogliamo che la sua grazia ci sostenga… allora Gesù si commuove, viene e abita in noi.
E allora accogliamo questo invito di Gesù oggi: “Convertitevi.”
Tutti i giorni ci dobbiamo convertire, perché tutti i giorni ci dobbiamo impegnare a diventare migliori, santi.
Buon cammino a tutti! Ve lo auguro con tutto il cuore, e ci sosteniamo nella preghiera.
AUTORE: Don Francesco Cristofaro