Vangelo del giorno e breve commento a cura di Don Francesco Cristofaro.
Si รจ grandi se si รจ piccoli
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
Sia lodato Gesรน Cristo, oggi e sempre sia lodato!
Il cammino della Chiesa progressivamente va avanti e siamo giunti alla 29ยช Domenica del Tempo Ordinario. Il Vangelo che tra poco ascolteremo รจ davvero una grande lezione di vita spirituale per tutti noi, per i discepoli, per i cristiani di ogni tempo.
Don Agostino Roscelli, che รจ un sacerdote morto in concetto di santitร , diceva: “Quando un giorno andremo in paradiso, avremo tante sorprese. Certamente la prima cosa che noteremo รจ che non tutti sono stati martiri, non tutti sono stati missionari, non tutti sono stati dottori della Chiesa, ma tutti hanno una caratteristica: l’umiltร . I santi sono umili.”
E questo รจ importantissimo. Qualcuno ha detto che il cristianesimo รจ credibile non per i predicatori di parole, ma per la presenza dei santi. Senza l’umiltร non si entra in paradiso. Qualcun altro ha detto che l’umiltร รจ proprio la chiave per entrare in paradiso.
Al posto dell’umiltร , che cos’รจ l’orgoglio? L’orgoglio รจ la distanza che c’รจ tra noi e Dio, perchรฉ l’orgoglio ci avvicina molto di piรน al demonio. Gilbert Chesterton, che fu un illustre scrittore anglicano, nel 1922 si convertรฌ al cristianesimo e disse: “Io scelgo la religione cattolica perchรฉ qui ho la possibilitร di confessarmi. Non ho trovato in nessun’altra parte degli uomini incaricati da Dio capaci di perdonare i peccati degli uomini.”
Disse ancora: “Se mi fosse data la possibilitร di predicare una sola volta nella vita, predicherei contro l’orgoglio.” La confessione รจ un segno grande di umiltร perchรฉ tu chiedi perdono per aver sbagliato; lo chiedi a Dio attraverso i suoi ministri. E questo รจ importante.
Allora leggiamo la pagina del Vangelo di questa domenica. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Dal Vangelo secondo Marco, capitolo 10, versetti 35-45:
“In quel tempo si avvicinarono a Gesรน Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: โMaestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo.โ Ed egli disse loro: โChe cosa volete che io faccia per voi?โ Gli risposero: โConcedici di sedere nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra.โ Gesรน disse loro: โVoi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?โ Gli risposero: โLo possiamo.โ
E Gesรน disse loro: โIl calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati; ma sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo, รจ per coloro per i quali รจ stato preparato.โ
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesรน li chiamรฒ a sรฉ e disse loro: โVoi sapete che coloro i quali sono considerati governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi perรฒ non รจ cosรฌ. Ma chi vuole diventare grande tra voi sarร vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarร schiavo di tutti. Anche il Figlio dellโuomo, infatti, non รจ venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti.โ” Parola del Signore.
Ecco, in questa ultima parte del Vangelo c’รจ la chiave dell’umiltร , perchรฉ anche Giacomo e Giovanni, discepoli, si erano fatti mordere dalla malattia dell’orgoglio e dovettero combattere tanto per poterla vincere. Il piรน grande si faccia l’ultimo e il servo di tutti.
Ecco, l’umiltร sta all’ultimo posto per servire. L’umiltร si china e lava i piedi. L’umiltร รจ dono della propria vita. L’umiltร รจ riconoscersi piccoli.
Allora questo vi auguro: di essere grandi santi, ma santi che sono diventati tali perchรฉ sono stati umili.
Buon cammino e buona domenica!
AUTORE: Don Francesco Cristofaro