HomeVangelo del GiornoDon Francesco Cristofaro - Commento al Vangelo del 16 Ottobre 2024

Don Francesco Cristofaro – Commento al Vangelo del 16 Ottobre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 11,37-41

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Vangelo del giorno e breve commento a cura di Don Francesco Cristofaro.

Non freddi esecutori

Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.

Nel Vangelo di oggi, 16 ottobre 2024, Gesù lancia un grido che non è solo una minaccia. Ma dobbiamo leggerlo, prima che come una minaccia, come un grido di dolore, come un forte dispiacere. Perché? Per il cattivo comportamento dei suoi corregionali.

Cosa succede? Succede che questa gente, questi Farisei, travisano la legge del Signore, la parola del Signore, e si fermano soltanto all’atto esteriore. Un atto che non coinvolge, non converte il cuore, non lo cambia, non lo trasforma.

Vorrei leggere insieme a voi la pagina del Vangelo, così comprendete quello che intendo dire.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.

Dal Vangelo secondo Luca, siamo al capitolo 11, versetti 42-46:

“In quel tempo il Signore disse: Guai a voi, Farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste, invece, erano le cose da fare, senza trascurare quelle.

Guai a voi, Farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.

Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono, e la gente vi passa sopra senza saperlo.”

Intervenne uno dei dottori della legge e gli disse: “Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi.”

Egli rispose: “Guai a voi, dottori della legge, perché caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito.”

Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.

Ecco quello che vuole il Signore: un salto in avanti, da una pratica esteriore a una pratica del cuore; da un culto fatto solo di norme e prescrizioni adempiute, a un culto che converte e santifica; da una religione di riti, a una religione di vita.

Ecco, non vorrei che anche noi ci trovassimo nello stesso pericolo, nella stessa situazione. Siamo a posto quando c’è da portare il cesto dell’offertorio, quando c’è da portare la statua in spalla, quando c’è da fare il mercatino della Caritas. Ma siamo in difetto, magari, quando c’è da eliminare un vizio, un peccato, una situazione di immoralità.

Ecco, questo vuole il Signore: non freddi adempimenti di riti esteriori, ma attenti e innamorati figli, che mettono in pratica ciò che il Signore chiede. E le sue leggi sono vita.

Buon cammino a tutti.

AUTORE: Don Francesco Cristofaro