L’incerta fede e il Risorto che viene ancora
Dopo lo straordinario annuncio di Pasqua, il Vangelo ci narra la fatica di credere nel Risorto.
Ma la fatica di Tommaso è anche la nostra: egli non era presente quando venne Gesù e, perciò, rappresenta tutti noi che non siamo contemporanei di Gesù e non abbiamo vissuto l’esperienza della tomba vuota.
Siamo venuti dopo, la nostra fede si aggrappa alla fede della Comunità cristiana e cammina nella fatica e nelle oscurità dei giorni. Il Vangelo ci dice che di questo non bisogna vergognarci; al contempo, ci consola sapere che mentre viviamo momenti di stanchezza e incertezza, ogni otto giorni Gesù viene, ritorna, attualizza per noi la grazia della Pasqua.
Con la nostra incerta fede camminiamo tranquilli, perché Lui non smette di venire e di mostrarci le ferite del suo amore per noi.