Perché Dio non sia un fantasma
Gli Undici sono riuniti e pieni di gioia ascoltano il racconto dei due discepoli di Emmaus: il Signore è Risorto! Eppure, quando Gesù in persona si presenta in mezzo a loro sono sconvolti e pieni di paura, e credono di vedere un fantasma. L’evangelista Luca mette in guardia la comunità cristiana e tutti noi: possiamo conoscere bene la teoria su Gesù, possiamo anche proclamare nella preghiera e nell’assemblea domenicale che egli è risorto, ma fino a quando non lo facciamo entrare nella carta della nostra vita quotidiana, nelle ferite e speranze che ci portiamo nel cuore, lo avremo ridotto a un fantasma.
C’è una spiritualità senza carne, in cui Dio rimane una bella idea, un ricordo, un’emozione di un momento e non è mai il Dio vivo e vero che mi accompagna e mi parla. Accogliamo l’invito a fare esperienza viva e vera con Lui: toccarlo e mangiare con Lui. Non un fantasma, ma un Amico che è con me sempre!