Due fratelli…
Uno, il minore, inquieto e insoddisfatto al punto da andare via di casa con quanto gli sembra dovuto, la sua parte di eredità… La ribellione, la trasgressione, il peccato… L’illusione di scappare via dalla “casa in cui si soffoca” verso la libertà… finalmente!
L’idea che per essere veramente libero bisogna uscire dal rapporto con un padre che ogni giorno impone paletti, mette condizioni, mi fa accumulare insoddisfazione, mi vuole fregare sul più bello… Che figlio sono se non sono libero come voglio io?
L’altro, il maggiore, altrettanto inquieto e insoddisfatto che continua a subire la vita di casa… in fondo schiavo incatenato al dovere di figlio buono e fedele, sgobbone e coerente, ma infelice, incapace di godere le gioie della vita… così orgoglioso da non saper chiedere nemmeno un capretto per far festa con i suoi amici…
Già… Le cose della vita vanno conquistate a caro prezzo… Guai a riceverle in dono o a chiederle al padre!
Duro e severo con se stesso e con tutti… Non si sente figlio e nemmeno erede…
Due fratelli…
Il ribelle fuori e il ribelle dentro…
Entrambi inquieti. Entrambi figli di un padre che li ama cercandoli sempre, fuori e dentro casa, lontani o vicini, attendendoli o correndogli incontro…
Inutile fare il tifo per l’uno o per l’altro.
Io mi riconosco in entrambi.
Tutti e due hanno a che fare con la mia vita, fatta di inquietudine…
Tutti e due mi dicono il mio modo di stare davanti al Padre, il mio modo di sfuggire al suo abbraccio d’amore, e il suo modo di offrimelo continuamente, sempre, senza condizioni…
Tutti e due mi somigliano… Quando mi allontano facendo finta di amarmi e di essere libero, e quando rimango a casa facendo finta di essere contento e di sentirmi amato…
Il padre attende che il minore ritorni e che il maggiore faccia festa… Il padre non ha nessun limite nell’amore…
Il Padre mi cerca quando sono fratello minore e fratello maggiore…
Il Padre mi cerca e mi accoglie in tutti e due i casi…
Ne sono certo!
La festa di Dio Padre è davvero per me.
E l’invito a questa festa è tutta l’inquietudine che porto dentro, che mi fa desiderare la sua Misericordia…
Sia lontano da casa, ribelle nella trasgressione…
Sia dentro casa, obbediente nel dovere …
La festa di Dio è davvero per me.
Sempre e comunque.
Devo ricordarlo…
Sia fuori che dentro casa…
Fonte: Telegram | Pagina Facebook
Leggi altri commenti al Vangelo del giorno