Una sfida ad apparire sempre di più…
Una gara a chi vince il premio della visibilità…
Così tra gli scribi del tempo di Gesù…
Così oggi in mezzo a noi, in tutti gli ambienti religiosi…
Non certo per colpa degli ambienti, ma a motivo del cuore non circonciso, non libero da ansie da prestazione che possono divorare davvero tutto, specie le relazioni con Dio e con i fratelli…
Un vero e proprio anti-evangelo quello dell’apparenza, un virus di cui tutti siamo malati, anche se facilmente pensiamo di essere asintomatici…
Ed invece i sintomi si vedono eccome!
Alla stessa maniera di come si vede il “modo” in cui quella vedova getta le sue due monetine… Un modo sano, generoso, che sarebbe rimasto nascosto e delicato se Gesù non lo avesse incrociato con il suo sguardo d’amore…
Altro che il tintinnio eloquente e altisonante delle molte monete dei ricchi che ci tenevano a far bella figura davanti al tesoro!
Quella povera vedova diventa per noi maestra… Gesù la fa diventare testimone di un insegnamento senza precedenti: non è importante la quantità donata, ma il tutto regalato con libertà… Non il molto, non il tanto, ma il poco purchè sia tutto quello che puoi…
Resta invisibile il poco donato così, di qualsiasi natura esso sia… Non fa rumore… Non attira sguardi… Perchè è la vita nascosta messa nelle mani di Dio…
E non ha bisogno di applausi, nè di approvazioni umane…
Questo “poco” che è tutto, commuove Dio…
Il “tanto” ostentato nelle piazze, gli fa solo voltare la faccia da un’altra parte…
Fonte: Telegram | Pagina Facebook
Leggi altri commenti al Vangelo del giorno