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don Fabio Rosini โ€“ Commento al Vangelo di domenica 6 Aprile 2025

Domenica 6 Aprile 2025 - V DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 8,1-11

Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 6 aprile 2025 โ€“ Anno C, dai microfoni di Radio Vaticana (dove potete trovare il file audio originale utilizzato nel video).

I brani liturgici della quinta domenica di Quaresima convergono sul tema del passaggio dal vecchio al nuovo attraverso lโ€™azione divina. Isaia profetizza una rinnovata opera di Dio che supera le glorie passate, promettendo una strada nel deserto e fiumi nella steppa. San Paolo esorta a dimenticare il passato e a protendersi con fervore verso la meta celeste in Cristo. Il Vangelo narra di Gesรน che sovverte la logica punitiva nei confronti dellโ€™adultera, invitandola a una vita nuova dopo il suo giudizio misericordioso, sottolineando la possibilitร  di interrompere la catena del peccato e iniziare un nuovo cammino. Questo tempo quaresimale invita a riconoscere lo sguardo di misericordia di Dio sui nostri errori e a lasciarci condurre verso la novitร  pasquale.

Continua dopo il video.

don Fabio Rosini - Commento al Vangelo di domenica 6 Aprile 2025

Ecco i punti salienti del commento di Don Fabio Rosini:

Lโ€™invito รจ a lasciarsi portare alla Pasqua, a rialzarsi e ad ascoltare il Signore che dice: โ€œVaโ€™! Non peccare piรนโ€, offrendo la possibilitร  di iniziare di nuovo e camminare nella via della vita.

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La liturgia della parola della quinta domenica di Quaresima รจ coerente e orientata verso la novitร , verso la possibilitร  di passare da cose vecchie a cose nuove.

La prima lettura di Isaia ricorda le grandi opere passate di Dio (aprire una strada nel mare), ma Dio stesso afferma: โ€œIo faccio una cosa nuovaโ€. Questo si riferisce al ritorno dallโ€™esilio, un evento ancora piรน sorprendente del passato glorioso di Israele. Il rischio รจ che il passato diventi nostalgia e un parametro irraggiungibile.

La seconda lettura dalla lettera ai Filippesi di San Paolo sottolinea lโ€™atteggiamento di dimenticare il passato e protendersi verso il futuro per raggiungere il premio in Cristo Gesรน. Paolo considera la sua precedente vita da fariseo come โ€œspazzaturaโ€ in confronto a ciรฒ che ha trovato in Cristo.

Il Vangelo racconta la storia della donna sorpresa in adulterio, posta al centro di una trappola. Gesรน rovescia la prospettiva, spostando lโ€™attenzione dallโ€™accusata agli accusatori e mettendo in discussione il diritto di punire. La frase โ€œchi รจ senza peccato getti per primo la pietraโ€ รจ entrata nella cultura.

Gesรน non condanna la donna e le dice: โ€œVaโ€™ e dโ€™ora in poi non peccare piรนโ€. Questo รจ il tema del nuovo, la possibilitร  in Cristo di voltare pagina, interrompere la catena del peccato e uscire dai propri errori.

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Il vero grande adulterio รจ quello nei confronti di Dio, tradendo la veritร , la sua tenerezza, il suo amore e la sua fedeltร  con atteggiamenti di sfiducia e idolatria.

Questo Vangelo prepara alla Pasqua, aprendoci a lasciarci inondare dallโ€™opera di Dio. Il passato (sia glorioso come in Isaia, sia come mentalitร  antica in Paolo, sia come peccati nel Vangelo) puรฒ diventare una trappola. Dio รจ redentore e liberatore, e siamo chiamati a sperimentare la novitร  nella nostra vita.

Tutto questo passa attraverso il giudizio di Dio, che nel tempo dellโ€™esilio per Israele fu un tempo di correzione ma anche lโ€™inizio di una nuova storia di luce. Per Paolo, fu lo shock sulla via di Damasco che lo portรฒ ad accettare la veritร  di Dio e a essere liberato dalla sua cecitร . Per la donna adultera (e per tutta lโ€™umanitร ), il passaggio al nuovo รจ un giudizio di misericordia.

Come dice San Paolo nella lettera ai Romani, non cโ€™รจ piรน nessuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesรน. Scopriamo che Dio ci guarda con un cuore diverso di fronte ai nostri peccati, considerandoci sempre preziosi e piรน importanti dei nostri errori. I nostri peccati non sono la nostra veritร , ma la nostra menzogna.

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