Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 6 aprile 2025 โ Anno C, dai microfoni di Radio Vaticana (dove potete trovare il file audio originale utilizzato nel video).
I brani liturgici della quinta domenica di Quaresima convergono sul tema del passaggio dal vecchio al nuovo attraverso lโazione divina. Isaia profetizza una rinnovata opera di Dio che supera le glorie passate, promettendo una strada nel deserto e fiumi nella steppa. San Paolo esorta a dimenticare il passato e a protendersi con fervore verso la meta celeste in Cristo. Il Vangelo narra di Gesรน che sovverte la logica punitiva nei confronti dellโadultera, invitandola a una vita nuova dopo il suo giudizio misericordioso, sottolineando la possibilitร di interrompere la catena del peccato e iniziare un nuovo cammino. Questo tempo quaresimale invita a riconoscere lo sguardo di misericordia di Dio sui nostri errori e a lasciarci condurre verso la novitร pasquale.
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Ecco i punti salienti del commento di Don Fabio Rosini:
Lโinvito รจ a lasciarsi portare alla Pasqua, a rialzarsi e ad ascoltare il Signore che dice: โVaโ! Non peccare piรนโ, offrendo la possibilitร di iniziare di nuovo e camminare nella via della vita.
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La liturgia della parola della quinta domenica di Quaresima รจ coerente e orientata verso la novitร , verso la possibilitร di passare da cose vecchie a cose nuove.
La prima lettura di Isaia ricorda le grandi opere passate di Dio (aprire una strada nel mare), ma Dio stesso afferma: โIo faccio una cosa nuovaโ. Questo si riferisce al ritorno dallโesilio, un evento ancora piรน sorprendente del passato glorioso di Israele. Il rischio รจ che il passato diventi nostalgia e un parametro irraggiungibile.
La seconda lettura dalla lettera ai Filippesi di San Paolo sottolinea lโatteggiamento di dimenticare il passato e protendersi verso il futuro per raggiungere il premio in Cristo Gesรน. Paolo considera la sua precedente vita da fariseo come โspazzaturaโ in confronto a ciรฒ che ha trovato in Cristo.
Il Vangelo racconta la storia della donna sorpresa in adulterio, posta al centro di una trappola. Gesรน rovescia la prospettiva, spostando lโattenzione dallโaccusata agli accusatori e mettendo in discussione il diritto di punire. La frase โchi รจ senza peccato getti per primo la pietraโ รจ entrata nella cultura.
Gesรน non condanna la donna e le dice: โVaโ e dโora in poi non peccare piรนโ. Questo รจ il tema del nuovo, la possibilitร in Cristo di voltare pagina, interrompere la catena del peccato e uscire dai propri errori.
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Il vero grande adulterio รจ quello nei confronti di Dio, tradendo la veritร , la sua tenerezza, il suo amore e la sua fedeltร con atteggiamenti di sfiducia e idolatria.
Questo Vangelo prepara alla Pasqua, aprendoci a lasciarci inondare dallโopera di Dio. Il passato (sia glorioso come in Isaia, sia come mentalitร antica in Paolo, sia come peccati nel Vangelo) puรฒ diventare una trappola. Dio รจ redentore e liberatore, e siamo chiamati a sperimentare la novitร nella nostra vita.
Tutto questo passa attraverso il giudizio di Dio, che nel tempo dellโesilio per Israele fu un tempo di correzione ma anche lโinizio di una nuova storia di luce. Per Paolo, fu lo shock sulla via di Damasco che lo portรฒ ad accettare la veritร di Dio e a essere liberato dalla sua cecitร . Per la donna adultera (e per tutta lโumanitร ), il passaggio al nuovo รจ un giudizio di misericordia.
Come dice San Paolo nella lettera ai Romani, non cโรจ piรน nessuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesรน. Scopriamo che Dio ci guarda con un cuore diverso di fronte ai nostri peccati, considerandoci sempre preziosi e piรน importanti dei nostri errori. I nostri peccati non sono la nostra veritร , ma la nostra menzogna.
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